Attualità giovedì 04 dicembre 2025 ore 18:30
Sant'Anna, al via il nuovo anno accademico

Al Teatro Verdi il rettore Vitiello lancia la sfida di una Scuola Sant'Anna protagonista nello sviluppo del Paese, tra ricerca e studenti
PISA — “Aprire nuove vie. Agire nel presente, costruire il futuro”. È lo slogan scelto dal rettore Nicola Vitiello per l’inaugurazione dell’anno accademico 2025/2026 della Scuola Superiore Sant’Anna, celebrata questa mattina al Teatro Verdi di Pisa. Una cerimonia che è stata l’occasione per tracciare la rotta della Scuola nei prossimi anni e ribadire il ruolo del sistema universitario pisano nello sviluppo del Paese. In sala anche il sindaco di Pisa Michele Conti e l’assessora regionale con delega ai rapporti con Università e centri di ricerca, Cristina Manetti. La Lectio Magistralis è stata affidata a Benedetto Vigna, amministratore delegato di Ferrari, mentre il ministro della Difesa Guido Crosetto ha inviato un messaggio di saluto alla comunità accademica.
“Aprire nuove vie significa credere nella formazione e nella ricerca come pilastri del progresso sociale e culturale - ha commentato nella sua prolusione il rettore Vitiello - significa riconoscere che il mondo attorno a noi cambia rapidamente e chiede risposte sempre diverse e innovative. Agire nel presente è quello che un’istituzione come la Scuola Sant’Anna deve fare: un presente di fatica, di risultati e di responsabilità. Costruire il futuro è la parte più impegnativa ma sicuramente più stimolante: decidere il percorso che la Scuola deve intraprendere nei prossimi anni per candidarsi ad avere un ruolo strategico nello sviluppo del Paese”.
Nel suo intervento il rettore ha indicato le priorità per i prossimi anni: consolidare la qualità della ricerca, sostenere con più forza le studentesse e gli studenti, investire su innovazione e tecnologie emergenti, promuovere la diplomazia scientifica come strumento di cooperazione e affrontare le grandi sfide globali. Un’attenzione particolare è stata dedicata al rapporto con la città e con gli altri atenei, con l’obiettivo di fare di Pisa “non solo una città universitaria ma un vero e proprio ecosistema del sapere”, in cui la collaborazione tra istituzioni diventi leva di sviluppo.
Il sindaco Michele Conti ha sottolineato il legame tra la Scuola e il territorio. “L’inaugurazione dell’anno accademico della Scuola Sant’Anna è un momento significativo per ribadire il valore che le nostre istituzioni universitarie hanno nella crescita di Pisa e del Paese. La Sant’Anna, con la sua capacità di coniugare ricerca applicata, innovazione e dialogo con imprese e istituzioni che la rende punto di riferimento nel panorama nazionale e internazionale, rappresenta un’istituzione di eccellenza che consente ai suoi allievi di formarsi con sguardo aperto e capacità di cogliere le sfide del presente: un grande valore che la città riconosce e sostiene. La presenza congiunta nella nostra città di università e scuole di eccellenza rappresenta un patrimonio unico che abbiamo la responsabilità di valorizzare. Per questo guardiamo con grande interesse alle linee programmatiche del Rettore Vitiello, dal rafforzamento della ricerca al sostegno agli studenti, dall’apertura internazionale al dialogo con la comunità. Rivolgo i miei auguri per un anno di lavoro proficuo: Pisa cresce anche grazie al contributo quotidiano di studenti, ricercatori e docenti che contaminano ogni giorno la città e grazie al ruolo che la Scuola Sant’Anna continua a svolgere all’interno della nostra comunità”.
L’assessora regionale Cristina Manetti ha richiamato il ruolo della Scuola nel panorama toscano. Ha aggiunto: "La Scuola Superiore Sant’Anna rappresenta un’eccellenza toscana e nazionale nel campo delle scienze applicate, dell’innovazione e della ricerca avanzata. La formazione è fondamentale anche per innescare un cambiamento culturale. La parità di genere non è un dettaglio, ma una condizione essenziale per permettere alle donne di avere spazi adeguati e pari opportunità. La Sant’Anna dimostra grande attenzione su questo fronte, così come sul piano dell’internazionalizzazione: due elementi decisivi per una comunità accademica che guarda al mondo e che prepara i giovani a essere protagonisti del proprio futuro”.
Manetti ha ricordato anche l’impegno concreto della Regione Toscana per il diritto allo studio. “Siamo sempre presenti. Nell’anno accademico 2024/2025 - ha concluso Manetti - abbiamo erogato oltre 16mila borse di studio e investiamo più di 15 milioni di euro l’anno in strutture e servizi dedicati agli studenti. E' un impegno importante, ma necessario. Il nostro futuro si gioca nel presente, e passa dalla capacità di trattenere i talenti, di offrire loro percorsi chiari e sbocchi professionali che li convincano a restare in Toscana”.
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