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Politica lunedì 20 ottobre 2025 ore 18:30
Scontri di via Piave, politica unita sulle colpe

Dopo gli scontri di via Piave, dure prese di posizione di Bruni (Pd), Vouk (Pisa al Centro) e di Potere al Popolo, “Fallimento dell’ordine pubblico”
PISA — Le violenze di sabato scorso in via Piave continuano a scuotere la città e a infiammare il dibattito politico. Tre forze cittadine – Potere al Popolo, il consigliere comunale del Partito Democratico Enrico Bruni e il consigliere di Pisa al Centro Lorenzo Vouk – hanno diffuso note separate ma accomunate da un’unica richiesta: chiarezza su quanto è accaduto prima della partita tra Pisa e Hellas Verona e sulle responsabilità nella gestione dell’ordine pubblico.
Potere al Popolo ha parlato di una “nuova strategia della tensione a Pisa”, denunciando la libertà di azione dei gruppi ultras arrivati in città. “Prima gli ultras della Roma in Piazza dei Miracoli, poi quelli della Fiorentina alla Fontina e infine i veronesi a via Piave. Tre episodi in meno di due mesi che mostrano un controllo inesistente del territorio”, si legge nel comunicato. Il movimento accusa le autorità di aver lasciato senza presidio la zona tra San Rossore e via Contessa Matilde, permettendo ai tifosi ospiti di arrivare “indisturbati nel cuore di un quartiere popolare”, e lega l’accaduto a un “dispositivo repressivo che si ripete negli anni e che colpisce sempre le classi popolari”.
Critico anche Lorenzo Vouk, consigliere comunale di Pisa al Centro, che ha invece ribadito la distinzione delle competenze. “Il Comune non ha alcuna responsabilità diretta in materia di ordine pubblico – ha sottolineato –. È alquanto strano che una tifoseria riesca a muoversi dalla stazione di San Rossore fino a via Piave senza essere intercettata. In passato veniva sempre predisposto un blocco in via Contessa Matilde. Oggi, invece, si è consentito un movimento incontrollato”.
Vouk ha aggiunto che “se arriveranno Daspo per i tifosi pisani, lo stesso principio dovrebbe valere per chi aveva il compito di evitare il contatto e non l’ha saputo fare”, e ha infine invitato le istituzioni a “riconoscere le proprie responsabilità, smettendo di scaricare le colpe e lavorando a una gestione della sicurezza seria e coordinata”.
Sulle stesse premesse ma con toni diversi è intervenuto anche Enrico Bruni, consigliere comunale del Pd, che parla di “fallimento della prevenzione e di mancanza di coordinamento”. “Oltre cento persone – ha detto – hanno attraversato la città indisturbate passando accanto a Piazza dei Miracoli, bruciando un tratto delle mura medievali, per arrivare fino a via Piave dove c’erano famiglie e bambini. È evidente che qualcosa non ha funzionato”. Bruni ha chiesto “un’assunzione di responsabilità da parte di chi doveva garantire la sicurezza” e ha invitato il sindaco Conti a “non scaricare le colpe ma coordinarsi seriamente con Prefettura e Questura”.
Michele Bufalino
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