Attualità lunedì 04 novembre 2024 ore 15:55
Sds, "Conti rifiuta di andare in II Commissione"
Duro Auletta di Diritti in Comune: "il sindaco fugge dalle commissioni e dal confronto e dà disponibilità a presentarsi nel mese di gennaio del 2025"
PISA — Il ritiro del Comune di Pisa dalla Società della Salute (Sds) accende il dibattito politico, con Ciccio Auletta, del gruppo Diritti in Comune, che attacca il sindaco Michele Conti per la sua assenza in commissione sul tema. "Appena Conti ha annunciato l'uscita del Comune dalla Sds," afferma Auletta, "abbiamo chiesto che venisse subito a riferire in commissione, insieme all’assessora Bonanno, per chiarire questo nuovo indirizzo dell’amministrazione."
Il consigliere denuncia, però, quella che definisce l'ennesima fuga dal confronto istituzionale: "Ancora una volta, come nel caso della modifica dello statuto di Pisamo, il sindaco fugge dalle commissioni e rinvia tutto a gennaio," critica Auletta, aggiungendo che "questo è un atteggiamento inammissibile: Conti cerca di evitare il confronto per poi ripresentarsi con atti pronti e blindati." Auletta teme che il rinvio renda vana ogni discussione, visto che nelle prossime settimane arriverà in consiglio il bilancio preventivo per il 2025, e con esso il Documento Unico di Programmazione, in cui la questione dell'uscita dalla Sds sarà inevitabilmente inserita. "Pretendiamo che il sindaco e l’assessora vengano in commissione entro novembre," ha dichiarato fermamente.
Auletta ha inoltre criticato l’intera gestione della questione da parte di Conti, ricordando che "l’uscita del Comune di Pisa dalla Sds era stato uno dei cavalli di battaglia della sua campagna elettorale del 2018, ma si trattava semplicemente di una bufala." Oggi, secondo il consigliere, rilanciare questa proposta è "un fatto inaudito," in quanto non è mai stato adottato alcun atto di giunta o di consiglio che indichi questo percorso, e la stessa questione non figura nel programma di mandato del sindaco.
Auletta punta poi l'attenzione su un documento chiave: "Nel 2019, il Comune di Pisa ha commissionato uno studio alla prestigiosa Fondazione Zancan, spendendo 40.000 euro, per valutare l'operato della Società della Salute," sottolinea il consigliere. "Quello studio dimostrava, numeri alla mano, che uscire dalla Sds sarebbe impossibile, non solo per ragioni tecniche e finanziarie, ma anche per la gestione del personale. Nulla è cambiato da allora, e oggi dire il contrario è semplicemente una falsità."
Un appello alla trasparenza e al sostegno dei servizi. Secondo Auletta, però, il problema va ben oltre le dichiarazioni del Sindaco e tocca la questione più ampia del finanziamento e della sostenibilità dei servizi. "Da anni chiediamo che si aumenti la quota capitaria, una delle più basse della Toscana," ha dichiarato, puntando il dito contro "la pesantissima situazione di bilancio della Sds, una situazione che grava sui servizi alla cittadinanza più fragile."
Il consigliere accusa sia i Comuni di centrodestra sia quelli di centrosinistra di non aver sostenuto l'aumento della quota capitaria negli ultimi anni, nonostante fossero "pienamente consapevoli delle conseguenze, che oggi sono sotto gli occhi di tutti." Auletta aggiunge che il taglio dei servizi sta avendo "ricadute drammatiche", aggravando la situazione per le persone più vulnerabili di Pisa.
Infine, Auletta chiede maggiore chiarezza sul bilancio della Sds e denuncia la mancanza di dati aggiornati sulla situazione economica: "Pretendiamo chiarezza e trasparenza," insiste. "Da un mese chiediamo alla Sds i dati del semestrale del 2024 per un quadro aggiornato della situazione, ma nonostante i nostri solleciti, non abbiamo ricevuto nulla."
In questo contesto, per Auletta, il comportamento del Sindaco rappresenta un tentativo di "destabilizzare il funzionamento della Sds", minando l'efficacia dei servizi essenziali.
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