Comune fuori da Sds. Conti, "modello inefficace"

PISA — Il Comune di Pisa ha formalizzato la propria uscita dal Consorzio della Società della Salute Pisana. Il voto, approvato a maggioranza in Consiglio Comunale, conferma una scelta che il sindaco Michele Conti definisce “necessaria e non più rinviabile”. Secondo il primo cittadino, il modello della Sds ha mostrato negli anni “inefficienze strutturali e gestionali tali da renderlo inadatto a garantire servizi sociali all’altezza”.

"Pisa ha scelto di cambiare – ha spiegato Conti – perché non è più accettabile restare ancorati a un sistema che non funziona. L’esperienza di altri territori dimostra che esistono alternative più efficaci". Il sindaco ha anche sottolineato come “le accuse mosse nelle ultime settimane non trovano riscontro nei fatti: il Consorzio ha potuto sempre operare, anche senza il voto di Pisa. Eppure, non è stato approvato neppure il bilancio previsionale per l’anno in corso".

La situazione economica, per il sindaco, è il sintomo più evidente delle difficoltà, "Nel 2023 si è registrata una perdita di 1,6 milioni di euro. Anche escludendo le poste contestate dal Comune, resta un quadro contabile fragile. Pisa ha sempre fatto la sua parte, con il 44% della contribuzione, ma non possiamo continuare a sostenere un sistema che non funziona".

L’obiettivo ora è creare una nuova organizzazione, con il coinvolgimento del terzo settore e delle realtà del territorio. "Abbiamo l’ambizione di dare risposte più puntuali ai cittadini, con una gestione snella e più vicina alle esigenze reali – ha concluso Conti –. Non possiamo restare fermi. La nostra città merita di più e noi faremo tutto il necessario per garantirlo".

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