"Se non a Coltano, Cascina alternativa giusta"

PISA — Sì al progetto della caserma di Coltano, no ad atteggiamenti ipocriti. Questo è il sunto della posizione espressa dai consiglieri di opposizione cascinesi Dario Rollo e Lorenzo Peluso, che si sono esposti sulla questione della nuova base di Coltano, al confine con il territorio comunale cascinese. Lanciando anche una proposta alternativa.

"Il progetto presentato dall'Arma dei carabinieri prevede la costruzione di una caserma green, energeticamente efficiente, in linea con i progetti che le Forze armate stanno portando avanti negli ultimi anni - hanno scritto in una nota - un'area che ospiterebbe il 1° reggimento dei carabinieri paracadutisti Tuscania, il Gruppo intervento speciale e il Centro carabinieri cinofili. Siamo d'accordo su una riqualificazione dell'area, abbandonata da decenni e dove nessuna amministrazione ha mai presentato progetti concreti disviluppo".

"È strumentale il racconto da parte di alcune forze politiche e associazioni che, senza conoscere il progetto, parlano di distruzione del parco e cementificazione selvaggia - hanno aggiunto - bene ha fatto il Comando a informare che si tratta di una caserma con alta classe energetica e che andrebbe prioritariamente a utilizzare i capannoni abbandonati".

"Il trasferimento dei reparti dei carabinieri porterebbe un beneficio economico a un'ampia area, in quanto circa 800 persone andrebbero a prestare servizio presso la base e le famiglie potrebbero trasferirsi nei Comuni limitrofi, tra cui la nostra cittadina - hanno specificato - inoltre, sarebbero garantite sicurezza e deterrenza in un'area abbandonata e a rischio, così come ne trarrebbero beneficio il commercio e il settore dei servizi grazie all’importante indotto".

"Bisogna finirla con l'ipocrisia e la retorica, perché il personale militare presente nell'area pisana porta beneficio al capoluogo e a tutto l'hinterland - hanno proseguito ancora - la posizione di alcune associazioni ambientaliste e di alcuni partiti sono alquanto strane e ipocrite. Sono le stesse persone che non hanno preso posizioni nette e protestato contro progetti altamente impattanti sul territorio come la Darsena Europa, l'ampliamento della discarica di Gello o lo scandalo inquinamento keu".

"Sono gli stessi che protesterebbero nel caso in cui il Ministero della Difesa decidesse di chiudere tutte le caserme del territorio e trasferire tutto il personale presente nell'area pisana in altre zone di Italia - hanno puntualizzato - basta ricordare cosa è successo a Camp Darby in passato quando, da una parte, manifestavano per la chiusura e successivamente protestavano contro i licenziamenti dovuti alla riduzione del comando americano".

"Definiamo questi atteggiamenti ipocriti e pieni di retorica. Strumentalizzare la difesa dell'ambiente è infatti un'opzione sempre pronta quando si vuole bloccare un'opera qualsiasi, anche quelle utili e valide - hanno concluso lanciando una proposta - perché allora non è Cascina a proporre un'area demaniale o comunale adiacente all'aeroporto dove costruire la nuova base dei carabinieri?".

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