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Politica venerdì 26 settembre 2025 ore 16:30
Sofia e Auletta, "Bilancio consolidato deludente"

Per il gruppo Sinistra Unita per Pisa - AVS e Una Città in Comune un peggioramento. "Efficienza e trasparenza in calo",
PISA — Dura presa di posizione del gruppo consiliare Sinistra Unita per Pisa - AVS sul Bilancio Consolidato 2024 del Comune, ma anche da parte di Una Città in Comune. A spiegare i motivi del voto contrario è stato il capogruppo Luigi Maria Sofia, che ha contestato duramente l’impostazione e i risultati del documento. "Abbiamo votato contro il Bilancio Consolidato 2024 del Gruppo Comune di Pisa perché i numeri smentiscono la narrazione ottimistica della Giunta", ha dichiarato Sofia.
Al centro delle critiche c'è il calo del risultato complessivo di esercizio, che scende da 8,6 milioni del 2023 a poco più di 4 milioni nel 2024. "Si è dimezzato, segnalando una maggiore fragilità per il futuro", ha sottolineato il capogruppo. Sul fronte delle riscossioni la fotografia è negativa: APES si ferma al 27,5%, SEPI al 53,7% e la Port Authority addirittura al 13%. "Non è questo un problema che riguarda gli inquilini indigenti o in difficoltà economica, ma piuttosto la mancanza di veri percorsi di accompagnamento e di sostegno da parte delle istituzioni, che lasciano sole le famiglie", ha commentato Sofia.
Nel mirino anche le partecipate. PISAMO, secondo il gruppo di opposizione, produce utili solo dai parcheggi in struttura, ma registra perdite dal bike sharing e dalla sosta in città. Retiambienti continua a mostrare difficoltà nella gestione del ciclo dei rifiuti, con conseguenze sui cittadini, sia in termini economici che di qualità del servizio.
Infine, la critica alle recenti modifiche statutarie, giudicate poco trasparenti. "Invece di rafforzare efficienza e trasparenza, hanno alimentato un sistema di porte girevoli che non garantisce merito né risultati concreti", ha detto Sofia. Per queste ragioni, ha concluso, "riteniamo che il Bilancio Consolidato 2024 non rappresenti un passo avanti ma un peggioramento in termini di efficienza, trasparenza e capacità gestionale".
Queste invece le parole di Ciccio Auletta di Una Città in Comune, in un lungo intervento, "Parallelamente a queste trasformazioni emerge una geografia del sistema di potere della destra per cui, ad esempio, la Port Authority dal 2018 ad oggi è diventata un affare privato della Lega con le nomine a ruota di 3 suoi esponenti, in base alle lotte correntizie nel partito di Salvini. Si è passati, in ordine, da Salvatore Pisano, rapidamente defenestrato senza che vi sia mai stata alcuna spiegazione pubblica del sindaco, a Luciano del Seppia, fedelissimo di Ziello, fino al romano Mirko Benetti che sui social si distingue per gli attacchi a Saviano e ai sindacati definendo gli ultimi referendum per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici un “danno erariale”. A guidare il Collegio dei revisori della Port Authority dallo scorso 6 giugno è poi l’ex-capogruppo in Consiglio comunale della Lega, Paolo Cognetti". Auletta prosegue, "Cambio recente anche ai vertici di Pisamo dove viene scelto dal Sindaco, per un solo anno (fatto assolutamente anomalo), l’avvocato Alberto Giovannelli. Se si consulta la pagina dei consulenti legali di Confcommercio troviamo proprio l’avvocato Giovanelli, oltre che il consigliere comunale della lista civica di Pesciatini, Giorgio Benedetti, i cui conflitti di interesse abbiamo già precedentemente evidenziati. Analizzando la nuova composizione del Consiglio di Amministrazione di Pisamo emerge tra le nomine quella della ex-consigliera comunale della Lega, Maria Punzo, transitata alle ultime elezioni in Forza Italia, senza alcuna competenza sui temi della mobilità, come l’altro membro del CdA Alessandro Carugini che passa direttamente da vicepresidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Teatro Verdi a quello di Pisamo".
Porte girevoli secondo Una Città in Comune, "E il sistema delle porte girevoli vale anche per l’avvocato Bottone che dopo diversi anni da amministratore unico di Pisamo diventa senza soluzione di continuità amministratore unico di Sepi. Lo stesso meccanismo era valso sia per l’avvocata Giulia Palagini, indicata dal sindaco Conti prima nel consiglio di amministrazione di Retiambiente e poi traghettata in quello di Geofor, sia per l’ex-assessora di Fratelli d’Italia Munno, che fatta fuori dalla nuova giunta Conti nel 2023, trovava come compensazione la nomina nel CdA di Retiambiente.
Come avveniva con la giunta di centrosinistra, il sindaco Conti ha gestito le nomine dei vertici delle società partecipate, nonché le stesse partecipate, come camera di compensazione per le tensioni interne ai partiti che lo sostengono. Malumori da sanare, strappi da ricucire, alleanze nuove e vecchie da siglare si risolvono anche tramite questo strumento".
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