Cronaca giovedì 25 settembre 2025 ore 16:30
Occupato il Consiglio comunale di Pisa

Le opposizioni chiedono un Consiglio straordinario sulla Palestina, "Impossibile restare in silenzio davanti a un genocidio in corso"
PISA — È stato occupato il Consiglio comunale di Pisa. A guidare l’azione le forze di opposizione, riunite per chiedere la convocazione urgente di una seduta straordinaria dedicata alla crisi in Palestina.
Francesco Auletta di Una Città in Comune ha parlato a inizio seduta, “Finché non sarà fissata una seduta straordinaria del Consiglio comunale per il 2 ottobre per parlare dei rapporti che il Comune di Pisa ha con Israele, noi interromperemo il Consiglio mettendoci al centro della sala, leggendo i nomi delle vittime di questo genocidio a partire da quelle più piccole e indifese”.
Un gesto politico che, come spiegato dalla consigliera Emilia Lacroce de La città delle persone, arriva "dopo settimane in cui abbiamo chiesto di discutere e di prendere posizione sulla terribile situazione a Gaza e in Cisgiordania. La destra ce lo ha negato".
La richiesta di un Consiglio comunale straordinario per il 2 Ottobre è stata infine accettata. Lacroce ha aggiunto, "Mentre è in corso un genocidio che è sotto gli occhi del mondo intero, voluto e perpetrato dal Governo Netanyahu, non possiamo tollerare silenzi e indifferenza. Non possiamo discutere di bilancio e delibere come se fossimo in un tempo normale".
Anche il capogruppo di Sinistra Unita per Pisa – Avs, Luigi Maria Sofia, ha spiegato le ragioni della protesta, "Abbiamo occupato l’aula insieme alle altre opposizioni per denunciare quanto sta accadendo nel Mediterraneo e a Gaza. Attacchi di questa gravità, contro navi civili che battono bandiera italiana ed europea, equivalgono ad attacchi al nostro stesso territorio nazionale e rappresentano una palese violazione del diritto internazionale".
Tra le richieste avanzate dalle opposizioni: chiarezza sugli attacchi alla Global Sumud Flotilla, il riconoscimento dello Stato di Palestina e l’interruzione della vendita di armi a Israele. "Denunciare un genocidio non è un atto di disturbo dell’ordine pubblico – ha concluso Sofia – ma un dovere morale e politico. Da Pisa oggi sale una voce chiara: siamo e saremo al fianco di chi lotta per la libertà, la giustizia e la pace".
Anche Enrico Bruni, consigliere comunale PD, ha commentato l'occupazione, "Oggi, all’avvio del Consiglio Comunale, dopo l’intervento del consigliere Ciccio Auletta, abbiamo deciso di occupare l’aula e di interrompere la seduta. Non è possibile discutere di bilancio consolidato o di qualsiasi altro atto di giunta senza chiarezza sulla posizione che il Comune di Pisa intende assumere di fronte al genocidio in corso in Palestina. Durante l’occupazione abbiamo letto ad alta voce oltre 500 nomi di vittime palestinesi, uccise dall’esercito israeliano. È un atto di memoria e di denuncia, per ribadire che non ci piegheremo al silenzio e all’indifferenza. Dopo settimane di mobilitazione, abbiamo ottenuto la convocazione, per il 2 ottobre, di un Consiglio Comunale straordinario dedicato esclusivamente alle mozioni sulla Palestina. Lo avevamo chiesto con forza: nell’ultima seduta il numero legale è venuto meno per tre volte, anche a causa dei consiglieri di maggioranza di destra, che si sono rifiutati di discutere le mozioni dell’opposizione — tra cui quella per il conferimento della cittadinanza onoraria a Francesca Albanese. Ma il genocidio non si ferma, e noi non possiamo abbassare la guardia. Torneremo a marciare per la Palestina, per la fine delle stragi e per sostenere la Global Sumud Flottilla. La Pisa che è scesa in piazza in questi giorni e in questi anni non può essere ignorata dal silenzio della giunta e dei partiti di centro-destra, che troppo spesso criminalizzano chi manifesta per la pace e i diritti. Basta indifferenza. Basta complicità. Noi siamo l’Equipaggio di Terra".
Michele Bufalino
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