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Politica domenica 03 agosto 2025 ore 16:00

Totem turistici, "scelta anacronistica"

Bruni (PD) critica l’amministrazione, “Risorse spese male, si potevano usare per sistemi moderni e flessibili come QR code o app”



PISA — La recente installazione dei totem turistici da parte del Comune finisce al centro delle polemiche. A criticare la scelta è il consigliere del Partito Democratico Enrico Bruni, che parla apertamente di un’iniziativa “anacronistica” e non in linea con le esigenze del turismo contemporaneo.

“L’installazione dei nuovi totem turistici è l’ennesima dimostrazione di quanto questa giunta sia ancorata a un’idea vecchia di promozione del territorio”, ha detto Bruni, ricordando che la questione era già emersa durante i lavori in Commissione, in occasione della variazione di bilancio che stanziava risorse per il progetto. “Non è così che si gestisce il turismo nel 2025”, ha aggiunto.

Secondo il consigliere dem, il problema non riguarda solo l’efficacia dello strumento, ma anche il modo in cui sono state usate le risorse pubbliche. “Oggi, leggendo le critiche che arrivano da cittadini e operatori, non possiamo che sentirci in piena sintonia con chi sottolinea quanto questi fondi siano stati utilizzati male”, ha affermato.

Bruni ha sottolineato come il finanziamento ottenuto dal Ministero del Turismo non imponesse affatto la scelta dei totem. “Il fondo poteva essere utilizzato per molteplici forme di segnaletica moderna e di orientamento intelligente, come sistemi mobili e flessibili, itinerari digitali, QR code diffusi sul territorio, campagne integrate su app e web, strumenti di monitoraggio e notifica in tempo reale”.

L’esponente del PD ha poi portato alcuni esempi, “Altrove si è fatto diversamente. Città come Torino hanno puntato su soluzioni digitali leggere, flessibili, in movimento. Altri comuni lungo i cammini religiosi hanno scelto la segnaletica ‘leggera’, diffusa, con materiali ecologici e percorsi interattivi, evitando installazioni fisse. Progetti come Wonders hanno investito sulla partecipazione degli utenti e su strumenti accessibili da smartphone, senza pannelli inutili in mezzo alle piazze”.

Infine, l’attacco diretto al metodo e alla visione dell’attuale maggioranza, “A Pisa invece si continua a ragionare con un’idea da anni ’90: quella del turista da ‘fermare’ davanti a un cartellone, anziché da accompagnare in movimento, con strumenti digitali, accessibili, aggiornabili. È stata una scelta anacronistica. Lo avevamo detto, lo ribadiamo oggi. Perché promuovere Pisa significa avere visione, non rincorrere progetti d’immagine"


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