Attualità lunedì 22 giugno 2020 ore 13:06
Un Rover aspiratore di polveri industriali
Nato dalla collaborazione tra l’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa e Pegasuslab di Lucca, il progetto è stato assicurato con un brevetto
PISA — Dalla collaborazione del gruppo ReFly (Research in Fly) dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ifc) e dell’esperienza di Pegasuslab, startup di Lucca specializzata nell’utilizzo di strumenti tecnologici all’avanguardia come droni, è nato il Rover Aspiratore a comando remoto, un prototipo innovativo impiegabile in numerose attività industriali che producono particolato sottile di materiale (come nel caso di carta, tessile, legno ed altro ancora). Il prototipo è stato coperto da un brevetto congiunto.
"Gli attuali sistemi di aspirazione difficilmente riescono a rimuovere tali depositi - hanno spiegato da Cnr-Ifc -, soprattutto se accumulati in spazi stretti, comportando il fermo macchina e impattando sulla produttività, oltre che sull’impiego di risorse. Il Rover Aspiratore, date le sue dimensioni e le sue ruote omnidirezionali, è in grado di operare anche in aree difficilmente raggiungibili, senza dover necessariamente arrestare l’impianto, sfruttando l’interconnessione a sistemi di aspirazione mobile o centralizzati, già presenti nelle industrie. Inoltre, il controllo tramite consolle da remoto contribuisce a garantire un contenimento del rischio infortuni durante il suo utilizzo".
“Il Rover è adibito al trasporto di una depressione d’aria e concepito per essere collegato ad un sistema aspirante industriale, fisso o mobile, tramite tubo - ha sottolineato Andrea Berton di Cnr-Ifc -. L’innovazione è focalizzata alla riduzione dei fattori di rischio per il lavoratore, che potrebbe inalare il pulviscolo, e per l’ambiente industriale, in quanto potrebbe causare infortuni da scivolamento, o addirittura incendi”.
Pegasuslab di Lucca è startup nata da Onda Srl, società leader in Italia in attività peritale in ambito industriale e fondata sulla necessità di fornire strumenti e servizi ad alto valore tecnologico, rendendoli a disposizione di professionisti, aziende, enti pubblici, privati ed università.
“La collaborazione con ReFly del Cnr-Ifc - ha commentato Fabrizio Vicini di Pegasuslab - ha permesso di concentrare esperienze e competenze in una sfida concreta, nella quale il trasferimento tecnologico si è dimostrato, ancora una volta, a supporto dell’innovazione”.
Il deposito della domanda di brevetto per Cnr-Ifc e Pegasuslab valorizza il trasferimento tecnologico dei risultati della ricerca scientifica e, allo stesso tempo, intende promuovere l’innovazione che il mondo dell’impresa 4.0 può apportare nell’ambito della prevenzione della salute del singolo e della collettività, nell’ottica della più moderna ricerca traslazionale.
Il territorio lucchese dove opererà il Rover, è polo di eccellenza nel settore cartario, con la produzione del 75% del totale nazionale della carta per usi igienici e sanitari, e del 45% del cartone ondulato (6% della produzione europea).
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