Attualità venerdì 01 novembre 2024 ore 12:04
Una petizione per sostituire i platani malati
Il documento è stato consegnato dai residenti al sindaco Michele Conti per salvaguardare la storicità di Lungarno Buozzi
PISA — I cittadini di Pisa si mobilitano per preservare la storicità del Lungarno Buozzi, noto anche come viale Principe di Piemonte, attraverso una raccolta firme per la sostituzione degli storici platani abbattuti o in pericolo a causa del fungo Ceratocystis Platani, responsabile del cancro colorato dei platani. Ieri, oltre 300 firme sono state consegnate al sindaco di Pisa, Michele Conti, dai promotori dell’iniziativa, Gino Turchi, Rita Mariotti e Ugo Macchia, durante un incontro a Palazzo Gambacorti.
La petizione sottolinea la richiesta urgente dei residenti di reintrodurre i platani per mantenere l’aspetto storico del Lungarno, denunciando le difficoltà burocratiche tra gli enti coinvolti che ritardano la ripiantumazione degli alberi. “Il rimpallo delle competenze fra vari enti per sottrarsi all’esigenza di ripiantare i platani per tutelare questo filare storico sia un esempio di cieca burocrazia e basta,” si legge nel documento.
"Visto il carattere storico dell’ambiente - hanno spiegato i promotori della petizione - proponiamo un vincolo storico-paesaggistico per il Lungarno Buozzi, inclusi gli alberi, facendo tesoro delle belle immagini fotografiche di com'era il viale Principe di Piemonte, oggi viale Buozzi. Pisa lo merita".
"Il patrimonio arboreo della città, su cui stiamo investendo con nuove piantumazioni da anni, è un bene prezioso che va preservato e implementato – ha dichiarato Conti. I platani di Lungarno Buozzi sono un elemento di tipicità di quello scorcio di Pisa e la malattia delle piante non deve scoraggiarci: l’Amministrazione Comunale si attiverà per interloquire con gli altri enti coinvolti al fine di sondare la possibilità di ripiantumare i platani laddove sono sempre stati. Insieme ai cittadini mi farò promotore di un incontro con Soprintendenza e Genio Civile, da convocare a stretto giro, per ragionare insieme su tale possibilità".
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