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Attualità mercoledì 22 maggio 2019 ore 07:10

Variante stadio, cosa cambia

Assemblea pubblica variante stadio: raccolte le prime domande e proposte dal pubblico intervenuto. Ecco le idee in campo



PISA — Si è svolta ieri sera la prima delle due assemblee pubbliche previste dal programma di partecipazione stilato per raccogliere i contributi dei cittadini sul procedimento urbanistico in corso che riguarda la variante contestuale del Piano Strutturale e del Regolamento Urbanistico “Porta a Lucca – Arena Garibaldi”. Le assemblee si svolgono nel periodo compreso tra l’avvio del procedimento e l’adozione della variante in Consiglio Comunale, fase in cui sono ritenuti di fondamentale importanza i contributi di cittadini, tifosi e professionisti che saranno parte integrante del procedimento di formazione della variante.

Il Documento di avvio del procedimento relativo alla “Riqualificazione funzionale ed ambientale dell’arena Garibaldi – Stadio Romeo Anconetani, approvato dalla Giunta Comunale con delibera 229 del novembre 2018, a seguito della proposta in variante agli atti di governo del territorio presentata da Dea Capital, segue l’atto di indirizzo della stessa Giunta del 28 agosto 2018 in cui, in merito alla riqualificazione dell’Arena Garibaldi, si prendeva atto che “la previsione del nuovo stadio individuata dalla vigente pianificazione urbanistica nella zona di Ospedaletto non sia corrispondente all’obiettivo di adeguare il nuovo stadio agli indirizzi oggi affermati e verificati nelle più recenti realizzazioni, secondo i quali la struttura che ospita uno stadio dovrà svolgere molte funzioni interessanti la popolazione del quartiere e dell’intera città ed essere quindi facilmente raggiungibile anche con percorsi pedonali e partecipare alla vita della città”.

Per perseguire gli obiettivi enunciati si è reso necessario procedere verso la riqualificazione dell’attuale stadio in quanto “luogo storicamente inserito nella vita della città fin 1807 e intimamente legato alla storia del gioco del calcio a Pisa, la cui squadra dal 1919 ha sempre svolto qui la sua attività”, un luogo che, opportunamente riprogettato, potrà accogliere funzioni non solo sportive, ma anche commerciali ed artistiche, senza costituire impedimento al quartiere che lo ospita, ma, al contrario, dotandolo di servizi, come parcheggi e spazi per il tempo libero, di cui è oggi carente, eliminando anche tutte le barriere fisiche che oggi si rendono necessarie per la sicurezza degli spettacoli sportivi.

Da qui la necessità di dare l’avvio al procedimento di formazione della variante urbanistica, perseguendo alcuni obiettivi generali fra i quali: un minore consumo di suolo all’interno dell’area urbana del territorio comunale individuata dal vigente Regolamento Urbanistico, migliorare la qualità, urbana e non, delle zone interessate dalla variante, verificare, alla luce dello studio relativo alla mobilità e parcheggi, la possibile modifica dei parametri relativi alle quote aggiuntive di posti auto previste per gli impianti per lo spettacolo sportivo.

Questi argomenti sono stati illustrati dai relatori dell’assemblea, introdotta dal Sindaco Michele Conti e dagli assessori Raffaele Latrofa e Massimo Dringoli, ai quali hanno fatto seguito gli interventi tecnici del Presidente di Tages ingegner Massimo Ferrini per quanto riguarda parcheggi e mobilità e degli architetti Marco Mancino e Sara Bartolucci per la parte relativa alla Valutazione ambientale strategica (VAS).

Nell’intervento di Ferrini sono stati messi in evidenza gli studi compiuti sulla mobilità del quartiere di Porta a Lucca, partendo dallo stato dei luoghi (rete stradale, aree di sosta esistenti e di progetto, mezzi utilizzati). Di particolare interesse alcuni numeri forniti, come i livelli di occupazione degli stalli di sosta del quartiere che oscillano tra i 3826 occupati nel giorno di mercato, al minimo di 2755 di sabato pomeriggio su un totale di 5045 posti. Un altro dato particolarmente significativo è la ripartizione modale dei mezzi usati dagli spettatori durante gli eventi sportivi: fra gli ospiti il 50% raggiuge Pisa in auto e l’altro 50% in autobus; per quanto riguarda invece i locali solo il 20% raggiunge lo stadio utilizzando altri mezzi (bus, treno, bicicletta) mentre l’80% utilizza l’auto L’obiettivo della variante è abbattere questa ultima percentuale portandola al 60%, mettendo in rete l’incentivo dei collegamenti autobus dai paesi limitrofi mediante una maggiore frequenza delle corse verso Pisa, misura già prevista dalla gara regionale del trasporto pubblico locale, e l’incentivo dell’uso della bici progettando il completamento delle piste ciclabili a nord dell’Arena Garibaldi.

I consulenti di Yard Spa Bartolucci e Mancino hanno invece illustrato la parte relativa alla Valutazione Ambientale Strategica della variante urbanistica, procedimento obbligatorio previsto dalla legge.

Si tratta di un procedimento di valutazione e verifica delle previsioni dei piani urbanistici e le loro modifiche (varianti). In questo caso specifico le caratteristiche delle previsioni della variante, che riguardano non solo lo stadio ma anche la struttura urbana della città nel suo complesso, sono sottoposte ad una verifica della sostenibilità ambientale.

Le verifiche svolte nell’ambito della VAS hanno riguardato sia aspetti ambientali, urbanistici ed economici di contesto, poiché la previsione dello stadio ha una rilevanza di livello territoriale in quanto la struttura sportiva è una funzione urbana che si rivolge ad un territorio più ampio rispetto a quello della città. La prossimità con il contesto monumentale patrimonio dell’UNESCO di Piazza dei Miracoli impone necessariamente un approccio alla pianificazione ed alla progettazione che deve tenere conto dell’eccezionalità della localizzazione dello stadio. Come in altre realtà europee, lo stadio, nella previsione di variante, si inserisce in un contesto già urbanizzato con il totale recupero delle volumetrie presenti, senza necessità di consumare suolo agricolo.

La VAS riprende gli esiti dello studio sulla mobilità condotto da Tages quale elemento chiave della verifica di sostenibilità delle previsioni di variante sul contesto urbano. Elemento importante per questa verifica è stato il rilievo della dotazione di parcheggi che può offrire già oggi la struttura urbana, nonché il suo livello di saturazione.

Su quest’ultima parte si sono concentrate le domande del pubblico presente che hanno posto questioni sulle problematiche potenziali degli abitanti del quartiere (eliminazione delle cancellate, mobilità, accessi e parcheggi per i residenti, compatibilità con le scuole presenti nel quartiere).

In almeno tre interventi è stato affrontato l’argomento del parcheggio di via del Brennero (200 posti auto previsti) contestando la scelta di creare nuovi posti auto invece della moschea cittadina in quell’area. In alcuni interventi dal pubblico si è sostenuto che nella visione generale della variante, mancano spazi sociali, piccoli servizi. “C’è solo l’idea dello stadio – ha chiesto una cittadina - o si pensa anche a aree verdi, spazi sociali, luoghi di culto?” Queste le osservazioni più critiche, che saranno prese in considerazione nel processo di formazione della variante. 


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