Cronaca martedì 21 ottobre 2025 ore 09:25
Via Piave, la testimone, “Bomba carta anche dentro l'Iti"

Dopo che i tifosi del Verona hanno messo a fuoco il quartiere emergono versioni discordanti. La residente, “Quasi 40 minuti prima dell’intervento”
PISA — La furia dei tifosi del Verona scatenatasi sabato mattina in via Piave, poco prima della partita all’Arena Garibaldi, continua a far discutere. Secondo la Questura l’intervento delle forze dell’ordine sarebbe stato immediato, ma la testimonianza diretta di una residente della zona racconta tutt’altro. La donna, che chiede di restare anonima, ha assistito in prima persona ai fatti e la sua versione evidenzia un lungo vuoto nei controlli e nei tempi di reazione.
La tifosa vive proprio lungo via Piave, a pochi passi dal punto in cui i gruppi si sono affrontati. “Ero in casa quando ho sentito gli schiamazzi – ha raccontato –. Il mio ragazzo mi ha chiamata di corsa e mi sono affacciata: erano già arrivati all’altezza della traversa di Piazzale Sicilia. Ho un video registrato alle 11.32, il tempo di scendere e vedere cosa succedeva. Si vede chiaramente che stavano già avanzando, lanciavano fumogeni e bombe carta, e si tiravano addosso cassonetti dell’organico lasciati fuori la sera prima. Hanno persino sradicato le mattonelle del marciapiede per usarle come oggetti da lanciare.”
Alla domanda se fossero presenti pattuglie o agenti, la risposta è netta, “No, nessuno. Sono arrivati indisturbati. Di solito prima delle partite a rischio ci sono almeno due presidi di polizia, uno all’incrocio con via Contessa Matilde e uno con via Galluppi, ma sabato non c’era niente. Hanno potuto muoversi liberamente per diversi minuti. Da quello che abbiamo saputo dopo, sono scesi alla stazione di Pisa San Rossore, hanno fatto confusione al Polo di Ingegneria e poi sono passati da via Contessa Matilde, dove hanno lanciato anche bombe carta dentro il cortile dell’Iti.”
Sul tempo intercorso tra l’inizio degli scontri e l’arrivo delle forze dell’ordine, la testimone parla con precisione. “Dal mio video e dalle chiamate che ho fatto direi che è passato almeno un quarto d’ora buono. Il video è delle 11.32, poi ho chiamato mia madre e subito dopo il 118 per una persona ferita alla testa, che era rimasta a terra priva di conoscenza. L’ambulanza e i poliziotti sono arrivati solo dopo diversi minuti.”
Poi la descrizione dei danni lasciati in strada, “C’erano motorini rovesciati, vetri di auto rotti, mattonelle divelte, sangue per terra, cassonetti distrutti. Io ho chiuso le finestre perché entrava il fumo dei fumogeni e avevo paura per i cani. Quando sono arrivate le camionette, i tifosi del Verona sono scappati verso la traversa di Piazzale Sicilia. Anche lì però è passata un’altra decina di minuti prima che li riprendessero.”
La testimone ribadisce che la situazione è durata a lungo, “Nel tratto di via Piave ci sono stati almeno dieci minuti di scontri intensi, senza che nessuno intervenisse. E se consideriamo il tempo da San Rossore a qui, parliamo di almeno quaranta minuti in cui questi si sono mossi indisturbati in città.”
Un racconto dettagliato che contrasta apertamente con la versione ufficiale. Da via Piave, dove ancora si vedono i segni della violenza, resta la sensazione di un episodio che poteva e doveva essere gestito diversamente.
Michele Bufalino
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