Società della Salute, Pisa vota contro l'aumento della quota

Via libera dall'assemblea dei soci per incamerare ulteriori 610mila euro: tutti favorevoli tranne l'amministrazione comunale del capoluogo

PISA — Per stare nella Società della Salute Pisana i Comuni dovranno pagare un po' di più. Lo ha deciso l'assemblea dei soci, che ha dato l'ok all'aumento della quota capitaria, ossia la somma pro capite per abitante che ciascun Comune è tenuto a versare al consorzio.

L'aumento è di 3 euro per ogni cittadino residente in ciascun comune: ciò, in totale, comporterà un aumento di risorse per 610mila euro, che si aggiungerà a quello già deliberato a inizio anno di circa 270mila euro. La quota versata dai nove Comuni soci, in un anno, è dunque aumentata di 880mila euro.

"Queste risorse andranno nel bilancio 2024 al fine di garantire stabilità - ha precisato Giulia Guainai, presidente della Società della Salute e assessora a Cascina - e saranno fondamentali per erogare servizi essenziali ai cittadini più fragili di tutta la Zona Pisana nelle aree della tutela dei minori, della disabilità e della marginalità".

La delibera che ha disposto l’aumento della quota capitaria è stata approvata a maggioranza, con il voto favorevole dell'Azienda Usl Toscana nord ovest e di quasi tutti i Comuni soci. Quasi tutti, appunto, perché l'amministrazione comunale di Pisa ha votato contro.

"Ringrazio i Comuni soci che hanno votato favorevolmente e l'Azienda Usl - ha concluso Guainai - a poco più di un mese dall'insediamento dei nuovi organi è stata assunta una decisione tanto doverosa quanto irrimandabile. Auspico possa trovare piena concretezza in tempi celeri".

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