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Politica giovedì 17 giugno 2021 ore 15:45

Sul caso Helbiz cortocircuito fra Comune e Pisamo

Di certo c'è che la società dei monopattini ha operato per mesi senza aver depositato la dichiarazione d'inizio attività. Le opposizioni incalzano



PISA — E' ormai appurato che la società dei monopattini a noleggio Helbiz ha operato a Pisa per mesi, da Ottobre 2020 ad Aprile 2021, senza aver presentato la Scia in Comune, la dichiarazione d'inizio attività che è obbligatoria per legge. Che mancava il documento se ne è accorto l'ufficio Suap, ma soltanto ad Aprile e grazie alle ripetute richieste del consigliere Francesco Auletta (Diritti in Comune). Lo stesso giorno, caso piuttosto singolare secondo Auletta, Helbiz ha presentato la Scia, ma ecco che subito dopo la prima società esclusa da Pisamo per lo sharing dei monopattini ha chiesto di poter svolgere il servizio al posto di Helbiz, considerando grave l'inadempienza portata avanti per mesi dalla concorrente. E' così nato un bel guazzabuglio, con tanto di rimpallo di responsabilità fra Pisamo, ufficio Suap e Polizia Municipale.

A questo punto spetta a Pisamo o al Comune di Pisa - non è stata ancora ben chiarita la titolarità del procedimento - prendere una decisione. Pisamo ad ogni modo si è mossa, ha fatto sapere l'amministratore unico della municipalizzata Andrea Bottone, ed entro una decina di giorni dovrebbe arrivare alla soluzione del caso, revocando o meno il servizio ad Helbiz. Con il rischio di dare adito a ricorsi legali, tant'è che Bottone ha auspicato una "decisione congrua, equilibrata e formalmente ineccepibile".

Bottone ha pronunciato queste parole ieri, ascoltato dalla commissione controllo e garanzia. Durante la quale si è capito almeno due cose: primo, che Helbiz avrebbe dovuto presentare la Scia prima di avviare i monopattini in città e appena ottenuto il via libera da Pisamo, che aveva pubblicato una manifestazione d'interesse per individuare due operatori; secondo, che fra Pisamo e uffici comunali, almeno per quanto riguarda i monopattini, c'è stato un insufficiente scambio di informazioni. Non si è capito, invece, chi avrebbe dovuto verificare la presentazione della Scia da parte di Helbiz e se c'era o meno un ufficio, del Comune o di Pisamo, chiamato ad autorizzare il servizio.

Di fronte a questo cortocircuito fra Pisamo e Comune le opposizioni incalzano. "E’ sempre più imbarazzante - scrivono Francesco Auletta (Dic), Olivia Picchi (Pd) e Gabriele Amore (M5s) la posizione che Comune e Pisamo tengono sul caso dell’assegnazione irregolare ad Helbiz del servizio di noleggio monopattini, avvenuta in difetto dell'obbligo di legge di presentazione della Scia. Stiamo infatti assistendo ad uno scaricabarile senza precedenti sul tema della responsabilità dei mancati controlli: in queste settimane in Seconda Commissione di Controllo e Garanzia il Segretario generale, il comandante della Polizia municipale e il Dirigente del Suap hanno ribadito all'unisono che tutta la titolarità della verifiche per procedere alla aggiudicazione ed autorizzazione del servizio erano in capo a Pisamo essendo la stazione appaltante. Al contrario l'avvocato Bottone per Pisamo ha girato la frittata scaricando sul Comune sia il processo autorizzativo sia la responsabilità per i mancati controlli".

"Il dato è che c’è una società che per 8 mesi ha incassato introiti senza averne titolo - hanno sottolineato i tre consiglieri di opposizione -, a discapito sia dell'altra società aggiudicatrice del servizio che aveva presentato al contrario tutta la documentazione richiesta, ma anche della terza arrivata che infatti ha chiesto la revoca ad Helbiz e l'assegnazione del servizio".

"E' grave che Pisamo si sia iniziata a occupare del possibile illegittimo affidamento solo a seguito dell'istanza della terza impresa classificata e non per propri sistemi di verifica e controllo - hanno aggiunto Auletta, Picchi e Amore -. Una mancanza grande come una casa alla luce anche delle nostre denunce pubbliche che non permettono oggi a Pisamo e Comune di affermare di non conoscere la problematica. A questo punto si arriva anche alla farsa, alla nostra osservazione di quanto l'avvio del procedimento di revoca fosse conferma della titolarità del procedimento in capo a Pisamo, Pisamo stessa afferma di avere dubbi sulla propria azione e che forse sarebbe stato compito del Comune".

"Siamo davanti ad un clamoroso esempio di cattiva amministrazione da cui il sindaco e la giunta provano a starne alla larga - hanno osservato in conclusione - non assumendo alcun ruolo ed iniziativa. A pagare tutto ciò saranno ancora una volta i cittadini e le cittadine visto che il rischio di contenziosi è sempre più elevato e perché alla luce della mancata chiarezza simili episodi è evidente che si potranno ripetere. Pretendiamo che si definisca con certezza chi doveva controllare e non lo ha fatto, questo a tutela dell'interesse pubblico e perché cosa simili non accadano più. Pretendiamo di sapere chi deve procedere alla revoca o meno ad Helbiz se il Comune o Pisamo, visto che nel corso della prossima settimana la decisione deve essere assunta. Da mesi denunciamo le molteplici falle nel rapporto tra Comune e Pisamo e nella gestione stessa di Pisamo e i fatti ancora una volta ci danno ragione".


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