Politica venerdì 19 dicembre 2025 ore 10:30
"A Pisa aumenti per chi ha meno"

Il gruppo Diritti in Comune boccia il Bilancio 2026 della giunta Conti: "Manovra sbagliata che svuota i diritti e difende solo i grandi interessi"
PISA — Dopo quattro giorni di consiglio comunale, la coalizione Diritti in Comune ha votato contro la manovra economica presentata dalla giunta Conti per il 2026. Ciccio Auletta, consigliere comunale, ha spiegato le ragioni del no, parlando di un bilancio che "aumenta le disuguaglianze, svuota i diritti e tutela solo i grandi interessi".
Il gruppo ha presentato una contro-manovra composta da 190 atti, con l’obiettivo di costruire "una Pisa diversa, fondata su giustizia sociale, ambientale e partecipazione". Ma la maggioranza ha respinto ogni proposta. Auletta ha attaccato duramente il metodo: "Il Consiglio è ridotto a un consiglio di amministrazione che ratifica decisioni già prese. Si scambiano emendamenti per tempi contingentati e si ignorano regolamenti fondamentali".
Secondo l’opposizione, l’intera operazione si basa su entrate non reali. "Si ipotizzano 20 milioni di euro di alienazioni di patrimonio pubblico. È una cifra fuori dalla realtà, che nasconde una strategia precisa: vendere i beni comuni". Un punto particolarmente critico è quello relativo alla casa. La giunta prevede la vendita di quasi 400 alloggi popolari, ma per ora solo 36 persone hanno mostrato interesse.
Auletta ha detto chiaramente, "La differenza tra noi e la destra è semplice: noi stiamo con chi la città la vive, loro con chi la compra". La critica riguarda anche la pressione fiscale, che secondo l’opposizione aumenta per le fasce popolari e medie, lasciando intatti i grandi patrimoni. "Non c’è alcuna strategia per contrastare evasione ed elusione fiscale, si smantella ogni principio di progressività".
Tra i temi sollevati, anche il taglio di 2,5 milioni di euro alle politiche sociali e il mancato investimento su nuovi assistenti sociali. "Restiamo sotto i parametri di legge, rinunciando a fondi statali". Auletta ha poi accusato la giunta di abbandonare i quartieri popolari come il Villaggio Cento Fiori e via Merlo, bocciando proposte di manutenzione per le case a favore di nuovi parcheggi.
Non sono mancati riferimenti a cultura e scuola. "Abbiamo proposto percorsi per recuperare il Teatro Rossi e quello di Calambrone, ma tutto è stato respinto. Anche ogni proposta sull’educazione alle differenze e alla pace è stata bocciata".
Infine, il tema internazionale. "Abbiamo chiesto un gemellaggio con Gaza, il riconoscimento dello Stato di Palestina e la rottura dei rapporti con aziende coinvolte nel complesso militare-industriale israeliano. Anche qui, porte chiuse".
Auletta ha concluso così: "Non ci fermiamo. Continueremo la nostra lotta per una città più giusta e solidale. La nostra politica vive nei quartieri, nei luoghi di lavoro e accanto a chi oggi non ha voce"
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