Attualità domenica 18 maggio 2025 ore 06:00
Discarica di Gello attiva fino al 2042

Il gruppo dell'ex sindaco Dario Rollo accusa il Comune, “Silenzio su alberi, odori e salute. I cittadini meritano di più”
CASCINA — Il futuro della discarica di Gello continua a far discutere. Secondo quanto denunciano i consiglieri comunali Dario Rollo e Lorenzo Peluso del gruppo “Valori e Impegno Civico”, la recente delibera della Regione Toscana apre la strada a un prolungamento dell’attività dell’impianto almeno fino al 2042, con possibilità concreta di arrivare anche oltre il 2050. Per Rollo si tratta dell’ennesima occasione mancata per tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini.
"L’amministrazione comunale – ha accusato il capogruppo – ha rinunciato a una delle poche contromisure possibili: le alberature previste per mitigare l’impatto dell’ampliamento sono state spostate altrove, perdendo così efficacia. Quelle promesse con il Lotto 4 non sono mai state realizzate e ora si scopre che quelle aree sono diventate in parte sede di un impianto fotovoltaico, senza alcuna autorizzazione per piantare". Una modifica che, secondo i due consiglieri, richiederebbe una nuova valutazione da parte del consiglio comunale e della Regione.
Ma al centro della critica ci sono anche i mancati controlli sugli odori. "I rilevamenti ufficiali avvengono solo ogni tre mesi, e guarda caso non segnalano mai nulla, nemmeno quando i cittadini segnalano miasmi insopportabili – ha aggiunto Peluso –. Abbiamo proposto di installare centraline per il monitoraggio continuo, ma la maggioranza ha bocciato la nostra mozione. Questo fa capire quanto poco conti la salute di chi vive vicino alla discarica".
Nel mirino finiscono anche le associazioni ambientaliste e i partiti ecologisti, accusati di silenzio di fronte a una gestione “amica”. "È facile alzare la voce quando a governare sono gli altri – ha commentato ancora Rollo – ma qui l’ambiente viene sacrificato senza che nessuno protesti. La coerenza dovrebbe valere sempre, non solo a seconda del colore politico".
Il progetto per il cosiddetto “Lotto 5” prevede lo stoccaggio di oltre 3,2 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, con cinque anni aggiuntivi per le operazioni di copertura e chiusura. "È un film già visto – ha chiuso il gruppo civico – promesse di chiusura seguite da proroghe infinite. A rimetterci sono solo i cittadini, ancora una volta lasciati soli".
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