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Attualità mercoledì 04 dicembre 2024 ore 09:00
L'Olio della Legalità contro la mafia
Il progetto realizzato nella tenuta di Suvignano, sequestrata alla criminalità organizzata, ha coinvolto la cooperativa Paim e gli alunni del Pesenti
CASCINA — Nella storia dell'Olio della Legalità, il prodotto realizzato nella tenuta di Suvignano sequestrata alla mafia nel 1983 grazie alle indagini di Giovanni Falcone, c'è anche un pezzo di Cascina. E, nello specifico, dell'amministrazione comunale, dell'istituto "Pesenti" e della cooperativa Paim.
"Questa è l’ennesima iniziativa incentrata sulla lotta alla mafia - ha detto Francesca Mori, assessora alla Legalità - ed è un progetto complesso diviso in due parti: tra Ottobre e Novembre la cooperativa Paim è andata a raccogliere le olive in collaborazione con l’associazione Le Sentinelle di Nonno Nino e la Fondazione Antonino Caponnetto; a seguire, la collaborazione è proseguita con l’istituto Pesenti, con gli alunni che procederanno alla digitalizzazione di tutto il progetto".
"I ragazzi che hanno partecipato al progetto - ha aggiunto Marco Sperti, responsabile per Paim della struttura I Numeri Primi di Bientina - sono tutti autori di un reato e per loro partecipare a un lavoro sulla legalità e l’antimafia è stato fondamentale per il proprio percorso riabilitativo all’interno della struttura. Non sono molte le occasioni di partecipare a simili progetti e sono orgogliosi che tutti abbiano partecipato attivamente".
Per l’istituto "Pesenti", invece, erano presenti i professori Loredana D’Ago e Fernando Mellea. "Ringraziamo l’amministrazione comunale per questa opportunità - hanno commentato - con la Fondazione Caponnetto e Le Sentinelle della Legalità collaboriamo ormai da anni: in questo caso, i ragazzi dovranno digitalizzare tutto il materiale per renderlo fruibile per tutti coloro che vorranno visitare la tenuta".
I proventi della vendita dell’Olio della Legalità serviranno a finanziare le attività di percorsi educativi alla legalità e alla cittadinanza nelle scuole della Toscana, e non solo, a cura dell’Associazione Le Sentinelle di Nonno Nino. Per acquistare l’olio basta contattare la mail fiordicorleone@gmail.com o chiamare il numero 348.7005531.
"Un lavoro meraviglioso, dimostrando come si possa riemergere da percorsi personali difficili - ha detto Domenico Billotta, responsabile nazionale scuola della Fondazione Caponnetto e del progetto Le Sentinelle della Legalità - dobbiamo considerare che in Italia ci sono 40mila beni confiscati alle mafie: un patrimonio immenso che ci deve far riflettere. Suvignano è un paradiso terrestre, con tre borghi medievali, due piscine, un agriturismo a 5 stelle, che meriterebbe di risorse per evitare che la mafia ne torni in possesso".
A concludere è stato il sindaco Michelangelo Betti. "Da anni il nostro Comune si impegna in progetti sulla legalità - ha ricordato - e a fianco della biblioteca abbiamo piantato un ulivo proveniente dalle terre confiscate alla mafia in Calabria. Questa iniziativa, oltre all’olio imbottigliato, ha il merito di mettere insieme mondo della scuola, istituzioni, cooperative sociali, associazionismo: tutta la società che prova a rispondere, con una sola voce, alla criminalità organizzata".
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