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Politica giovedì 27 febbraio 2025 ore 07:30

Società della Salute, Betti contro l'uscita di Pisa

Il sindaco di Cascina Michelangelo Betti

Sulla scelta di lasciare la Società della Salute da parte dell'amministrazione pisana, il sindaco di Cascina insiste sugli svantaggi per i cittadini



CASCINA — "Per il Comune di Pisa le politiche sociali paiono essere una spesa e non un ammortizzatore sociale”. Così Michelangelo Betti, il sindaco di Cascina interviene sull’annunciata scelta di uscire dalla Società della Salute dell'amministrazione pisana. 

"A mio avviso - ha detto aggiunto - si tratta di un’opzione che non porterà miglioramenti per i cittadini pisani, ma si tratta di un passo che sta del tutto nelle possibilità dell’ente. Probabilmente dal primo Gennaio 2026 l’area pisana si dividerà tra un gruppo di Comuni che condividono i servizi sociosanitari e socioassistenziali, puntando all’efficienza data da un sistema unico di gestione e anche da economie di scala, e un Comune che propenderà per politiche sociali basate su voucher. Magari col paradosso di chiedere la gestione di parte dei servizi proprio alla Società della Salute".

Se dal primo Gennaio 2026 il Comune di Pisa non sarà più socio del consorzio di Comuni e Asl, questo non varia comunque il quadro del presente e, soprattutto, del periodo passato. "Nell'ultimo biennio - ha proseguito - il Comune di Pisa ha fatto parte della Giunta esecutiva del consorzio, condividendone le scelte in termini economici e di attività. La Società della Salute dell’Area Pisana ha infatti garantito i servizi per l’intero territorio di competenza e sono aumentati i bisogni e in conseguenza i servizi sono cresciuti da un punto di vista quantitativo, ma anche, visti tutti gli aumenti, sul fronte dei costi. Si tratta di un quadro generato da una fase economica difficile, non solo a livello locale".

"I Comuni e la Asl hanno avuto il merito di non voler arretrare sul fronte della vicinanza ai cittadini in difficoltà, abbassando il livello del disagio sociale nella nostra area - ha concluso Betti - si è così registrato uno sbilancio a cui i territori che hanno usufruito dei servizi si sono, doverosamente, presi in carico la responsabilità di integrare le risorse. La decisione di Pisa mette in difficoltà la Società della Salute sulla situazione economica del passato e porterà a disagi sull’erogazione dei servizi già in questi mesi".


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