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Cronaca sabato 01 marzo 2014 ore 16:05
Dalla Torre verso il mondo, la sfida dell'internazionalizzazione

Da Camera di Commercio, Sat, Scuola Sant'Anna e Vivere Pisa, le proposte per sfruttare le occasioni economiche offerte dal mercato estero
PISA — Cultura ed economia, costume e business,
internazionalizzazione e marketing. Sono stati questi i temi del convegno Ciak si gira.
Regia di Confinternazionalizzazione, organizzato da
ConfcommercioPisa e al quale hanno partecipato imprenditori,
professionisti, dirigenti di azienda, operatori turistici.
Al
tavolo dei relatori erano seduti Camera di Commercio di Pisa, Sat
Aeroporto, Istituto Confucio Scuola Sant'Anna, il tavolo del
turismo Vivere Pisa.
Scopo
dell'incontro, aprire una ampia panoramica sulle opportunità e
le occasioni di affari che possono crearsi all'estero, anche
per le piccole e medie imprese locali, come sostenuto in
apertura di convegno da Antonio Spinello, presidente di
ConfInternazionalizzazione.
“Noi
oggi siamo qui per gettare le basi di una proficua
collaborazione con il mondo imprenditoriale cinese e lo
vogliamo fortemente, ma altrettanto fortemente crediamo che
ogni buon rapporto duraturo si debba e si possa fondare
unicamente sul reciproco rispetto e sulla leale concorrenza
- ha spiegato Federica Grassini, presidente
di ConfcommercioPisa -. Ma non può esserci lealtà
senza la mutua osservanza delle regole. Alle aziende
straniere che intendano investire sul nostro territorio,
siamo lieti di offrire servizi e formazione creati a misura
delle loro necessità, con l’entusiasmo che ci
contraddistingue e con il massimo impegno. Inoltre,
attraverso il nostro tavolo del turismo Vivere Pisa, stiamo
studiando delle proposte di accoglienza che si adattino nei
minimi dettagli alle richieste e alle specifiche abitudini
dei nostri ospiti, affinché possano godere delle bellezze
del nostro patrimonio artistico nel pieno confort di
un’assistenza mirata a soddisfare ogni loro esigenza”.
Gina
Giani, amministratore delegato di Sat ha richiamato con forza la necessità di
studiare e prepararsi bene prima di affacciarsi a mercati
complessi come quello della Cina: “La Cina non è nemmeno un
mercato libero, tutto discende dai vertici del Governo.
Fondamentale è la collaborazione con le istituzioni, Insieme
all'ex premier Enrico Letta questo era un percorso che
avevamo avviato in Cina. Ora staremo a vedere”.
La
forza d'attrazione del brand Pisa rispetto ad altre città
concorrenti non ha paragoni secondo Gina Giani: “La Torre
di Pisa è la migliore ambasciatrice della nostra città. Se
ci confrontiamo con il nostro principale competitor,
Bologna, che evoca nel mondo la mortadella, godiamo di una
grande fortuna. Però per ottenere risultati, dobbiamo
investire per farci conoscere. Sat ha investito il 25 per cento del
proprio budget in marketing”.
Solo
il 2 per cento dei turisti a Pisa sono di nazionalità cinese, secondo Cristina
Martelli, Segretario Generale della Camera di Commercio di
Pisa: “La loro permanenza media è inferiore a quella
generale, ma gli ultimi dati sono in crescita. Il nostro
lavoro consiste nel fare informazione e
formazione,accompagnamento di aziende all'estero, tramite
diversi tipi di progetto, azioni di incoming, fiere e one to
one. A presto, si apriranno i bandi per il sostegno e la
partecipazione delle aziende del territorio a fiere e progetti
di internazionalizzazione aziendale”.
Utilissime
le lezioni di comportamento da tenere in presenza di
interlocutori cinesi, spiegate da Ester Armentano
dell'Istituto Confucio della Scuola Superiore Sant'Anna.
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