Attualità giovedì 28 agosto 2014 ore 12:15
I quadri di recupero dell'artista del terzo mondo

Così si definisce Costa Villar, in mostra a Pisa fino al 30 settembre
PISA — Resterà a Pisa fino al 30 settembre. L’Istituto Ibra, in collaborazione con la Provincia di Pisa e il Centro Nord-Sud, organizza la mostra di Costa Villar, un artista brasiliano di Santos che rappresenta una delle espressioni più originali e creative del Brasile di oggi.
La mostra è uno scambio, che in pochi mesi ha permesso di far dialogare Pisa e Santos attraverso il linguaggio dell’arte: nel novembre 2013 con una prima personale di Paolo Lapi in terra paulista, oggi con la prima in Italia di Villar.
Realtà ed emozioni, tra l’arte sostenibile e Wittgenstein, nella sede della Provincia, in piazza Vittorio Emanuele, sono esposti 23 quadri di tre serie di Villar: Espressionismo creativo (la serie “Pesci” e il quadro del Cristo in bicicletta”), Teoria del linguaggio ispirata a Wittgenstein e la serie Favela su palafitta.
Il supporto su cui sono realizzate le opere accomuna i quadri. Che hanno un retro, una seconda faccia. “Per dipingere - spiega Costa - non è necessario avere carta artistica e strumenti sofisticati”, per questo “è un mestiere possibile anche per chi”, come si definisce Villar “è un artista del terzo mondo”.
I quadri sono realizzati su materiali di recupero. Nella mostra di Pisa sui cartoncini delle offerte dei supermercati giunte a termine. Per l’artista è come dare un'altra vita alla carta destinata al macero e comunicare che la necessità di tradurre sentimenti in arte ed immagine è più forte dei mezzi che si utilizzano per realizzare l’opera. Una lezione forte e diretta di sostenibilità.
E sull’altra faccia dei cartoncini promozionali il pittore santista accompagna il pubblico in un viaggio che fa osservare, in un caso, la tragica e poetica vita della favela, in una denuncia dell’emarginazione e della povertà della vita che mai scade in retorica ma è guidata dalla comprensione, dalla vicinanza e dalla poesia.
Ma è forse la serie dedicata al linguaggio che rappresenta la parte più originale della mostra.
La mostra, patrocinata anche dall’ambasciata del Brasile a Roma, si può visitare dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18,30 con ingresso libero.
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