Politica lunedì 17 febbraio 2025 ore 18:30
Marina di Pisa, "priorità case, non a spiagge"

La denuncia dell’associazione La Città Ecologica, "Regione e Comune investono su stabilimenti, ma l’abitato resta senza protezione"
PISA — La difesa dell’abitato di Marina di Pisa e delle infrastrutture pubbliche deve essere la priorità, mentre gli interventi previsti da Comune e Regione sembrano concentrarsi sulla protezione delle spiagge in concessione. È questa la posizione dell’associazione ambientalista La Città Ecologica, che ha lanciato un nuovo allarme sulla situazione del litorale, chiedendo un "piano generale di adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici".
"La politica, tutta, sembra non avere contezza della gravità della situazione in cui già si trova il nostro litorale oggi e ancor di più si troverà negli anni a venire", ha denunciato l’associazione, ricordando le due alluvioni da mare che nel 2023 hanno colpito Marina e le successive mareggiate di questo inverno. "Non è ancora chiaro che la priorità deve essere non genericamente la lotta all’erosione costiera ma la difesa dell’abitato".
La Città Ecologica riconosce i lavori già realizzati dalla Regione a sud delle scogliere del porto, ma sottolinea come rimanga scoperto "uno dei punti più critici dell’intero sistema, ossia la scogliera a protezione dell’accesso sud al porto". Un intervento da tempo atteso e di competenza della proprietà portuale.
Per quanto riguarda il progetto di rafforzamento della scogliera nella cosiddetta cella 4, l’associazione spiega che "lo studio dell’Università di Firenze è stato consegnato a maggio 2024, la Regione ha previsto una spesa di 10 milioni, ma solo il primo stralcio è finanziato con 2,56 milioni e i lavori partirebbero a marzo, proprio a ridosso della stagione balneare".
Situazione più critica per la cella 5, "Il Comune aveva presentato un progetto da 3,8 milioni, ma la Regione lo ha bocciato perché privo di uno studio morfodinamico adeguato. Non si sa chi lo abbia redatto e non è reperibile sul sito comunale".
I provvedimenti più recenti del Comune, approvati a gennaio 2025, riguardano invece interventi di manutenzione sulle spiagge e sulle scogliere di fronte agli stabilimenti balneari, "Ancora una volta – ha accusato La Città Ecologica – opere per difendere le concessioni, non l’abitato. E anche il milione promesso dal sindaco per la cella Milano servirà solo a proteggere una spiaggia privata".
L’associazione conclude con un appello, "Comune e Regione si muovono in ordine sparso, il Governo è assente e pensa al Ponte. Servirebbe un piano generale per tutta la costa da Livorno a Viareggio, affidato ad esperti internazionali, che sappiano coniugare sicurezza e tutela del paesaggio".
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