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Attualità lunedì 18 ottobre 2021 ore 16:52

L'abbraccio dei giovani al Presidente Mattarella

Mattarella di fronte alla platea di Giovanisì

Alla Villa del Gombo, nella tenuta di San Rossore, l'ultima tappa di Sergio Mattarella in questa giornata pisana, per i 10 anni di Giovanisì



PISA — Il Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli ha ospitato l'evento Siete presente, organizzato dalla Regione Toscana per celebrare i 10 anni di Giovanisì, il progetto per l'autonomia dei giovani lanciato nel 2011. Un anniversario di grande rilevanza celebrato alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per un progetto divenuto un modello per l'Italia e l'Europa.

L'arrivo del Presidente Mattarella alla villa del Gombo

Mattarella ha fatto tappa alla Villa del Gombo, nella tenuta di San Rossore, dopo aver visitato la Sapienza è partecipato alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Pisa.

Al Gombo il Presidente Mattarella è stato accolto dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, con il sindaco di Pisa, Michele Conti, e il presidente della Provincia di Pisa, Massimiliano Angori.

"Con grande piacere porto il saluto della città di Pisa al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ci onora oggi della sua presenza - queste le parole del primo cittadino -. Dopo il tormentato 2020 in cui siamo stati costretti a misurarci con la distanza, finalmente possiamo festeggiare un nuovo inizio. Pisa è pronta a ripartire e ad accogliere in piena sicurezza studenti, docenti, ricercatori e giovani da tutto il mondo. In seguito a questa esperienza, abbiamo avuto la conferma che a fare la differenza, nel tempo ordinario e soprattutto nel tempo delle difficoltà, è sempre il capitale umano".

"Viviamo in un’epoca complessa - ha proseguito Conti -, che richiede l’intelligenza di sapersi adattare rapidamente ai cambiamenti, alle evoluzioni tecnologiche, alle emergenze globali, in campo ambientale, economico, medico, sociale. E servono luoghi dove formare queste intelligenze, ovvero i nostri giovani, i protagonisti dell’oggi e del domani. Risorse strategiche per costruire il futuro. Pisa, la città dell’Università e delle Scuole di Eccellenza, la città di Leonardo Fibonacci, Galileo Galilei e Antonio Pacinotti, la città da cui è partito il primo segnale internet del nostro Paese nel 1986, ha sempre avuto un legame antico e speciale con l’innovazione. Sarà pronta a dare il proprio contributo anche nei prossimi anni".

"Di questo periodo che vogliamo lasciarci alle spalle, una cosa è stata di insegnamento - ha concluso il sindaco Michele Conti -: che al centro di ogni nostro sforzo deve sempre essere l’Uomo e il suo benessere, sia che agiamo in modo individuale o collettivo, come istituzioni o come cittadini. Un insegnamento che il Presidente Sergio Mattarella in questo anno difficile non ha mai cessato di ricordare. E anche per questo lo ringraziamo".

Mattarella ricevuto da Giani e Conti, con il prefetto Castaldo

“Grazie, Presidente, di essere qui, San Rossore è casa sua - ha detto Giani -, e da qui possono partire le idee dei giovani. “SietePresente”, l’iniziativa in occasione dei dieci anni del progetto regionale Giovanisì, rappresenta una grande sfida e la possiamo affrontare andando avanti senza lasciare nessuno indietro, rendendo protagoniste le nuove generazioni. I giovani sono il nostro futuro ma devono avere anche un luogo nel presente e questo luogo non poteva che essere la villa del Gombo, un luogo simbolico per tutta la Toscana recentemente ristrutturato”.

Giani ha anche fatto un passaggio sul Covid e sulle vaccinazioni ringraziando Mattarella per l’incisività con cui il capo dello Stato ha stimolato il percorso vaccinale nella popolazione: “Ho fatto mie le sue parole, presidente, che sono state la mia guida: la vaccinazione come dovere morale e civico. E dopo l'emergenza sanitaria- ha concluso - abbiamo la sfida di ricostruire un clima positivo nel paese e qui i giovani diventano protagonisti. Tocca anche a loro”.

A prendere la parola anche Bernard Dika, il consigliere del presidente Giani per le politiche giovanili. “Il futuro è un tempo che oggi non esiste. Quante volte ci siamo sentiti dire “Largo ai giovani! I giovani sono il futuro”? Se oggi siamo qui è perché questa frase ci è stata ripetuta tante volte, troppe volte, ed è perché noi, in Toscana, la pensiamo diversamente: i giovani non sono il futuro, sono il presente”.

Dika ha fatto riferimento al Piano nazionale di ripresa e resilienza. “E' la sfida della nostra generazione – ha detto in proposito - l’occasione per porre le basi al futuro. Sta noi a trainare l’innovazione in campo sanitario, ambientale e ditale accompagnando in questa transizione gli adulti e le loro esperienze”. Dika ha concluso con un richiamo alla sfida che è quella di "affidare responsabilità a questa generazione”.

Damiano, Rebecca, Tommaso e Ambra sono i quattro giovani toscani che hanno raccontato le rispettive esperienze al Presidente della Repubblica. Si tratta di un medico, un’infermiera di famiglia, un chimico che si occupa del riciclo della plastica e un’atleta medaglia d’oro alla paralimpiadi di Tokyo 2021, presentatisi come quattro modelli positivi di cittadinanza attiva

Damiano Bracchitta, 34 anni, è un urologo dell’Asl Nord Ovest, che dopo diciotto mesi in Francia è tornato in Italia per mettere a frutto l’esperienza acquisita nella chirurgia robotica,non più oramai il futuro ma il presente della medicina. Lavora a Livorno. “Non scappate all’estero – lancia un appello – Rimanete qui a prendervi cura della vostra terra e di chi l’abita e l’abiterà”.

Rebecca Donato, 26 anni, è uno dei volti che rappresentano quello che dovrà essere la sanità dopo la pandemia: un sanità decentrata, più vicina ai bisogni dei cittadini. L’infermiere di famiglia fa parte di questa rivoluzione: un operatore sanitario che assiste i pazienti a casa, sempre lo stesso, in modo da costruire anche un rapporto e una confidenza più stretta. Un progetto guidato da giovani infermieri: un modo di innovare anche questo, un lascito positivo dell’emergenza sanitaria. “Non è più sufficiente la sola prestazione di cura della malattia, ma la cura della persona con la sua malattia” dice. “Con la pandemia abbiamo sentito forte e chiaro il bisogno di un cambio di metodo” aggiunge. Oggi Rebecca e i colleghi della sua zona si prendono cura già di settecento persone, una media di trenta a testa.

Tommaso Ceccanti, 25 anni, chimico, si occupa a Revet, partecipata a prevalente capitale pubblico, del riciclo della plastica. Oggi fa parte di una squadra che gestisce un impianto complesso e di nuova generazione che alimenta l’economia circolare e che della plastica riciclata fa oggetti d’arredamento e prodotti per il florovivaismo, l’edilizia e l’automotive, ma anche attrezzature per impianti sportivi e perfino gioielli . E’ emozionato, perché Giovanisì è il progetto che, anni fa, gli ha spalancato le porte sul mondo del lavoro. Aveva 24 anni e dopo il tirocinio è stato assunto da Revet. “Voglio che il mio Paese sia un modello di economia circolare nel mondo – sottolinea – perché dobbiamo lasciare un mondo migliore di come l’abbiamo trovato”.

Davanti a Mattarella, seduto in una platea dove giovani e autorità si mischiano, per più di venti file e duecento posti sotto la tensostruttura dell’Arena allestita di fianco alla villa del Gombo, interviene anche Ambra Sabatini, l’atleta paralimpica di Porto Ercole, 19 anni medaglia d’oro sui cento metri alle olimpiadi paraolimpiche in un podio tutto azzurro. Due anni fa Ambra perse la gamba sinistra dopo un incidente in scooter. L’atletica era già la sua passione: quel giorno le cambiò la vita, ma a continuato a credere. Un esempio di determinazione e coraggio. “Io sono un atleta a tutti gli effetti e come tale vorrei essere riconosciuta – rivendica – Il mio obiettivo è far sì che lo sport paralimpico ottenga la giusta visibilità, attenzione ed importanza”. “Per realizzare i propri sogni è fondamentale sapersi rialzare ogni volta che si cade – conclude – Non è semplice, ma nemmeno impossibile”. Un insegnamento che non vale solo per lo sport.

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