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Politica venerdì 26 agosto 2022 ore 12:05

"Affitti per studenti, serve cambiare approccio"

Prezzi alle stelle e speculazione: Una Città in Comune denuncia una situazione non più tollerabile e rilancia alcune proposte per gli universitari

PISA — "Nonostante la crisi economica e sociale, a Pisa il costo medio di un posto letto aumenta rispetto all'anno precedente del 10%, superando i 350 euro". Lo riporta il gruppo consiliare di Una Città in Comune, che contesta le scelte nelle politiche abitative dell'amministrazione.

"Sono questi gli effetti della speculazione che i grandi proprietari a Pisa come in altre città stanno mettendo in atto con effetti negativi per gli studenti che vengono da fuori a studiare nella nostra città - hanno spiegato - mentre si aumentano i prezzi e si impongono affitti con pagamenti al nero con la certezza da parte dei privati della presenza di studenti costretti a cercare un alloggio a qualsiasi costo, continuano a essere centinaia gli appartamenti sfitti e inutilizzati in città".

"Da una parte la popolazione studentesca viene bollata come disturbatrice della quiete cittadina, cui l'amministrazione risponde con continue ordinanze di limitazione della vita - hanno detto - dall'altra viene vista come una componente da sfruttare economicamente senza freni".

Per questo, secondo Una Città in Comune, serve una nuova politica abitativa da parte dell'amministrazione. "Rilanciamo la nostra proposta di un nuovo accordo tra Comune, università, sindacati degli inquilini, associazioni studentesche e associazioni di proprietari per calmierare i prezzi degli affitti - hanno specificato - al contempo, ripetiamo la proposta di riutilizzo della Paradisa, che potrebbe garantire un maggiore rispetto del diritto allo studio: sono 500 i posti letto lasciati a marcire che si pensa di dare a qualche fondo d'investimento immobiliare per fare hotel studenteschi a prezzi di mercato o strutture sanitarie private".

"Lo studente è una ricchezza per Pisa, perché possiede capacità sociali, relazionali, culturali: sono queste che la città deve imparare a cogliere e potenziare offrendo possibilità di sviluppo di questa immensa risorsa di creatività ed energia - hanno concluso - spazi associativi, possibilità organizzative, messa a disposizione di risorse per realizzare progetti: solo così lo studente potrà instaurare un rapporto con la città che lo porterà a rimanere, a mettere radici per portare a frutto ciò che ha imparato".

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