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Attualità lunedì 18 marzo 2024 ore 17:30

All'Aoup il centro contro le mutilazioni genitali

L'Aoup

Un fenomeno non ancora estinto su cui lavoreranno medici e professionisti: in programma l'offerta di chirurgia plastica e percorsi di prevenzione



PISA — Nasce all'interno dell'Azienda ospedaliero-universitaria pisana il nuovo Centro contro le mutilazioni genitali femminili, un fenomeno talvolta ancora presente, con un rischio stimato dall'Istituto europeo per l'uguaglianza di genere che riguarderebbe, in Italia, dal 15 al 24% elle ragazze.

"Abbiamo voluto valorizzare le eccellenze del nostro sistema sanitario regionale e non solo del sistema sanitario - ha spiegato il presidente della Toscana, Eugenio Giani - per contrastare una pratica atroce oggi ancora troppa diffusa. Per offrire assistenza alle donne abbiamo messo assieme soggetti e competenze diverse, in grado di completarsi a vicenda, e naturalmente continueremo a lavorare sulla prevenzione".

La struttura lavorerà in contatto con la rete antiviolenza e con i servizi per la sorveglianza per contrastare questa pratica. La Toscana è attiva da oltre 20 anni su questo fronte, che con la costituzione del centro e il riordino delle rete clinica che trova ora nuovo impulso. 

"Il centro che nasce a Pisa potrà godere delle competenze e delle professionalità per le patologie connesse alle mutilazioni genitali femminili - ha aggiunto l'assessore regionale alla Salute, Simone Bezzini - l’Aoup è un riferimento a livello nazionale per le patologie complesse del pavimento pelvico, vi è un percorso avanzato di endocrinologia-ginecologica, una consolidata collaborazione tra ginecologia e chirurgia plastica e un’esperienza avanzata nella chirurgia per la ricostruzione dei genitali femminile".

Il centro curerà lo sviluppo di percorsi di diagnosi e terapie comuni a tutte le aziende sanitarie toscane e anche l’offerta di chirurgia ricostruttiva. Porterà inoltre avanti un’attività di ricerca, elaborazione di dati e collaborazioni con istituti a livello internazionale per sviluppare un programma di informazione, prevenzione e trattamento. Farà anche formazione accademica per la diffusione della cultura e della conoscenza relativa alle mutilazioni genitali femminili.

"Con input del Consiglio regionale abbiamo dato via a questo percorso, con l'obiettivo di costruire una rete di supporto alle donne che subiscono questa violenza - ha concluso la presidente della Commissione regionale Pari opportunità, Francesca Basanieri - bambine e ragazze troveranno cure e accoglienza grazie al sistema sanitario regionale: il centro è uno spazio sicuro che offrirà loro la migliore assistenza possibile per ferite fisiche e psicologiche".


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