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Politica giovedì 30 dicembre 2021 ore 13:24

Antenna del Cep, per il Comitato è una beffa

L'antenna contestata in via Vecellio

Per l'impianto Iliad di via Vecellio, contestato dai residenti, si va verso lo spostamento di qualche metro, con 110mila euro a carico del Comune



PISA — "Il Comune beffa i cittadini del quartiere ed "omaggia" Iliad di 110.000 euro e di un terreno a due passi dall'attuale, sottraendolo al quartiere". Non usano mezzi termini dal Comitato del Cep, alla luce degli ultimi sviluppi sulla contestata antenna di telefonia mobile installata, contestata dai residenti e finora non attivata, in via Vecellio.

Per il Comitato del Cep "il Sindaco di Pisa Michele Conti e la sua Giunta non mantengono la promessa fatta al quartiere di impedire l'istallazione di un antenna per telefonia mobile nella zona all'incrocio tra Via dell’Argine o Via Vecellio. Anzi, c’è di peggio: pensano di far finta di aver mantenuto la promessa semplicemente spostando l’antenna pochi metri più in là, sempre in Via Vecellio e addivenendo, col gestore telefonico, ad un accordo bonario che costerà al Comune, e di conseguenza alla collettività, 110.000 euro per evitare di soccombere nel giudizio parallelamente aperto sulla questione presso il Tar". 

"Ma non è finita - proseguono dal Comitato -, perché con questi signori pare che al peggio non ci sia mai fine. La “nuova” ubicazione non solo è praticamente accanto all’attuale, ma ricade in un’area a verde sportivo che, per destinazione d’uso, dovrebbe essere interamente lasciata o allo sviluppo per l'impiantistica sportiva direttamente dall’amministrazione oppure, in mancanza, alla libera fruizione e progettualità dell'associazionismo sportivo di base del territorio, come tra l’altro chiede da tempo il nostro comitato. In sintesi non cambia assolutamente nulla. L’antenna non sarà tolta ma semplicemente spostata più in la, con nessun beneficio dal punto di vista della mitigazione delle radiazioni sulle case. E in più si regala a Iliad un terreno che dovrebbe essere del quartiere e della città. Ecco perché nessuno della Giunta si è presentato, sabato 4 Dicembre, sotto l’antenna dove abbiamo fatto l’ultima conferenza – assemblea a seguito della lettera aperta con la quale chiedevamo spiegazione dei silenzi della Giunta dopo le promesse, a questo punto vane, del Sindaco! Stavano preparando questo inverecondo pacchetto regalo ad un privato a scapito dei cittadini". 

"È tutto nell’Atto 1837 - specificano dal Cep -, e nella bozza d’accordo correlata, furbescamente pubblicato sull’Albo Pretorio del Comune proprio la Vigilia di Natale, forse sperando che passasse inosservato stante il clima di festa e l’attenzione dei cittadini rivolta altrove. Tra l’altro leggendo attentamente quell'atto si smaschera facilmente un’altra bugia che Conti aveva raccontato al quartiere, cioè che le responsabilità ricadono in parte anche sulle amministrazioni precedenti. Signor no! Leggendo l’atto si legge chiaro e tondo che le prime interlocuzioni tra Iliad e il comune risalgono all’ottobre 2018 quando Iliad ha inviato al Comune di Pisa il proprio piano di sviluppo della rete sul territorio comunale e in quel periodo era già in carica la Giunta Conti da qualche mese. E non lo diciamo per “difendere” chi governava prima Pisa perché il nostro comitato è assolutamente apolitico ed al suo interno è assolutamente vietata la propaganda partitica". 

"Lo diciamo, banalmente, per onor del vero - concludono dal Comitato del Cep -. Non ci siamo Signor Sindaco! Non si sogni nemmeno lontanamente di venire a raccontare al quartiere di aver mantenuto l’impegno preso semplicemente spostando l’antenna di due passi. Questa è una presa per i fondelli intollerabile per il quartiere, senza precedente alcuno in questa città. Ci faremo sentire, sappia che con noi non ci arrenderemo".

Sulla questione è intervenuto anche il gruppo di opposizione Diritti in Comune. "Come se non bastasse - hanno segnalato -, adesso l'amministrazione per paura di soccombere ulteriormente in sede legale, consapevole dell'assoluta insufficienza della propria azione, prepara un accordo “capestro” con Iliad. Si parla di pagare 110mila euro alla società di telefonia per i “danni” dovuti alla non attivazione dell'antenna del Cep e dell'altra antenna, di spostare l'antenna del Cep di qualche metro, comunque sempre in via Vecellio nell’area a verde sportivo, e di riconoscere a Iliad altre 6 aree in città dove installare antenne: in via Putti a Cisanello, in via Paparelli, in via Gramustello a Oratoio, sulla Torre Guelfa in Lungarno Simonelli, in via Emilia a Sant’Ermete e in viale delle Cascine".

"Dulcis in fundo - segnalano ancora dal gruppo di minoranza -, questo accordo prevede che il Comune e Iliad mantengano i suoi contenuti strettamente riservati. Tutto questo senza alcuna forma di trasparenza e di informazione alla cittadinanza, che non ha il diritto di sapere cosa avviene sul suo territorio. Ancora una volta si tutelano in primo luogo gli interessi privati a discapito di quelli pubblici. Si tratta di un precedente gravissimo. Quanti altri accordi con quanti altri operatori farà questa amministrazione, all'insaputa dei cittadini? Dov'è la garanzia che venga tutelato il diritto alla salute? In quali altri ambiti si muove nello stesso modo l'amministrazione? Per non rispondere del proprio disastroso operato, il sindaco e la sua maggioranza hanno disertato la recente assemblea pubblica richiesta dal quartiere del Cep per avere aggiornamenti. Per la stessa ragione la maggioranza non calendarizza l’argomento sul tema da noi richiesto, insieme con le altre minoranze in commissione".

"Noi stiamo con le cittadine e i cittadini del Cep e con gli abitanti di quei quartieri che rischiano, dall'oggi al domani, di vedersi installata un'antenna davanti casa - concludono da Diritti in Comune -. La trasparenza, la partecipazione e i diritti della cittadinanza vengono prima degli interessi privati. Per questo riporteremo la questione con urgenza in Consiglio comunale e in Commissione".


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