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Cronaca martedì 25 novembre 2025 ore 09:30
"App guasta e zero aiuti: multa assurda sul bus"

L’ingegnera informatica Patrizia SIlenzi racconta la sua esperienza e denuncia, "Autolinee Toscane punisce i passeggeri invece di aiutarli"
PISA — Da un semplice viaggio verso l’aeroporto di Pisa a una multa da 43 euro per un biglietto da 1,30. È la storia di Patrizia Silenzi, ingegnera informatica, che racconta la sua disavventura e denuncia quella che definisce una “prassi ingiusta”: sanzionare chi prova in buona fede a pagare, invece di agevolare l’acquisto del titolo di viaggio.
"Non mi muovo spesso in autobus" ha raccontato Patrizia Silenzi, "ma quella mattina dovevo andare all’aeroporto e ho deciso di prendere il bus". Appena arrivata alla fermata, nota l’autobus in arrivo e chiede ai controllori presenti sul marciapiedi. "Se avessi il tempo di salire con il mio bagaglio e fare il biglietto, mi hanno risposto che non ci sarebbero stati problemi".
Una volta a bordo, Patrizia compra il biglietto tramite app. "Mi siedo, faccio il biglietto, ma l’app non funziona per la validazione. Ho provato più volte, ma niente. Nonostante avessi il titolo, mi hanno multata". Solo in seguito Patrizia scoprirà che la transazione era andata a buon fine. "Il biglietto risultava validato un minuto prima del verbale della multa. L’ho visto dopo, nell’ansia non me n’ero accorta. Ma intanto avevo già una multa da 43 euro per un biglietto da 1,30".

Quello che la Patrizia vuole denunciare, però, non è solo la sua vicenda. "Non voglio che l’attenzione si concentri su di me. Ho scoperto infatti che il mio non è un caso isolato: diverse persone hanno raccontato esperienze simili. Sembra che sia diventata una prassi multare invece di aiutare chi prova a fare il biglietto" E sottolinea come basterebbe più chiarezza. "Nel mio caso, il controllore avrebbe dovuto dirmi che potevo farlo con la carta di credito direttamente sull’autobus, senza dover usare l’applicazione ‘At Bus’. Invece non mi hanno informata".
Pochi giorni dopo, sulla stessa linea del bus la riprova di quanto sarebbe bastato poco. "L’autista mi ha mostrato come si poteva pagare con il bancomat in un attimo con il sistema "Tip Tap" di Autolinee Toscane. Se qualcuno me lo avesse detto prima, non sarebbe successo nulla".
Una storia che, per Patrizia Silenzi, nasconde un problema più ampio:, "Serve più buon senso. Bisogna mettere i passeggeri nelle condizioni di fare ciò che devono fare, non trattarli come colpevoli a prescindere".
Michele Bufalino
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