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Attualità venerdì 22 novembre 2019 ore 13:45
Carcinoma colorettale, massimi esperti a convegno

Alla scuola superiore Sant'Anna per parlare di linee guida, innovazioni e sfide. Ospiti internazionali al congresso della Fondazione Gono
PISA — Massimi esperti al congresso sul carcinoma colorettale, che si svolgerà il 28 e 29 novembre nell’aula magna della Scuola Superiore Sant’Anna. Lo rende noto l'Aoup.
Al congresso “Learning at the Leaning Tower 2019 – Gono Congress on Colorectal Cancer”, giunto alla sua quarta edizione, saranno presenti esperti nazionali e ospiti internazionali per presentare le loro linee di ricerca e discutere le innovazioni e le sfide che attendono nel prossimo futuro i clinici nella gestione dei pazienti affetti da carcinoma colorettale.
Largo spazio sarà dedicato alla ricerca traslazionale e al contributo del laboratorio alla personalizzazione e ottimizzazione delle scelte terapeutiche, senza dimenticare la pratica clinica quotidiana che vede nella gestione multidisciplinare e integrata del paziente il cardine su cui concentrare tutti gli sforzi.
La Fondazione Gono (Gruppo Oncologico del Nord Ovest) ha condotto negli ultimi anni studi clinici indipendenti che hanno contribuito a incrementare l’aspettativa di vita dei pazienti affetti da carcinoma colorettale grazie al coinvolgimento e all’impegno di oncologi su tutto il territorio nazionale. Il congresso rappresenta l’occasione per fare il punto sullo stato di avanzamento dei progetti in corso e sulla pianificazione di iniziative future.
Sotto la direzione di Alfredo Falcone, professor ordinario di Oncologia medica all’Università di Pisa, della dottoressa Chiara Cremolini, ricercatrice Unipi e del dottor Marco Carlo Merlano, direttore dell’Oncologia medica di Cuneo, membri del comitato esecutivo della Fondazione Gono, il corso, patrocinato dall’ateneo pisano, dall’Aoup, dall’Ispro-Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica, dall’Aiom-Associazione italiana di oncologia medica e dall’Arco, la Fondazione ricerca e cure in oncologia, vuole rappresentare inoltre un momento educazionale per giovani professionisti, per traslare in maniera appropriata i risultati della ricerca clinica negli ambulatori di ogni giorno.
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