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Politica lunedì 28 luglio 2025 ore 18:30
Cascina, via libera allo scioglimento SdS
Il consiglio comunale approva con 20 voti favorevoli l’uscita dal consorzio della Zona Pisana. Il sindaco Betti, “Ora responsabilità e confronto”
PISA — Con 20 voti favorevoli, il consiglio comunale ha dato l’indirizzo politico per lo scioglimento del consorzio Società della Salute della Zona Pisana. Hanno votato a favore Pd, Una Città in Comune Cascina, Movimento 5 Stelle, Lega e Fratelli d’Italia. Una decisione arrivata dopo settimane di incertezza, seguite alla mancata copertura della perdita economica relativa all’anno 2023, al mancato via libera al bilancio di previsione per il 2025 e, soprattutto, alla scelta del Comune di Pisa di recedere dal consorzio.
“Il Comune di Cascina ha creduto fino all’ultimo nelle possibilità di prosecuzione delle attività socio sanitarie e socio assistenziali con la Società della Salute”, ha detto il sindaco Michelangelo Betti. “Il quadro che si è creato nell’ultimo biennio ha però portato alla decisione di andare allo scioglimento del Consorzio. Non si tratta di una scelta facile, che apre un percorso di ridefinizione della gestione dei servizi”.
Betti ha ribadito l’intenzione di non cedere alla polemica politica e di guardare avanti. “I Comuni della SdS Pisana, con l’eccezione di Pisa, lavoreranno per rinnovare la collaborazione tra enti, con l’obiettivo di garantire servizi e lavoratori. Abbiamo scelto di non fare polemica politica su queste scelte e puntiamo a ripartire il più velocemente possibile con un nuovo modello. Le prossime settimane saranno decisive e servirà l’impegno di tutti, con la piena disponibilità al confronto”.
Il consiglio ha dato mandato al sindaco o a un suo delegato di votare favorevolmente allo scioglimento anche durante l’assemblea convocata per il 1 Agosto. Nello stesso atto è stata sottolineata l’urgenza di attivare quanto prima la Conferenza Zonale dei Sindaci, per definire un nuovo modello di gestione dei servizi, tenendo conto dello studio di fattibilità realizzato dalla Fondazione Emanuela Zancan.
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