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Cronaca lunedì 23 gennaio 2017 ore 17:24

Detenuto aggredisce quattro poliziotti

Il senegalese al momento dell'arresto aggredì quattro carabinieri. La denuncia dei sindacati: "Al Don Bosco è un bollettino di guerra"



PISA — L’aggressione ai danni dei poliziotti penitenziari di domenica sera nel carcere pisano, da parte di un un detenuto senegalese ristretto nel Centro diagnostico terapeutico (CDT), segna l’ennesima violenza gratuita.

"E’ un vero e proprio bollettino di guerra - hanno dichiarato le segreterie provinciali della Uil, Osapp e Sappe - l’istituto pisano rischia di esplodere da un momento all’altro, violenze e tensioni, sovraffollamento e carenze di igiene e salubrità animano la popolazione detenuta, e di converso ci va di mezzo chi ci lavora".

Il detenuto, hanno spiegato i sindacati, è soggetto al TSO, trattamento sanitario obbligatorio e, al momento dell'arresto, aggredí quattro carabinieri. 

Per motivi ancora poco chiari il detenuto ha aggredito i poliziotti con estrema violenza, si tratta di un sovrintendente, due assistenti capo e un assistente. I quattro sono stati trasportati d’urgenza in ospedale, hanno riportato tutti una prognosi di 7 giorni.

"Oggettivamente - hanno continuato i sindacalisti - l’amministrazione penitenziaria, centrale e periferica, deve cominciare a muovere qualche dito, deve cominciare a preoccuparsi dei poliziotti, così si rischia troppo e per il personale di polizia penitenziaria andare a lavoro rischia di trasformarsi in tragedia, una situazione al limite della tolleranza".

"La visita istituzionale di qualche settimana fa del sottosegretario alla giustizia Gennaro Migliore - hanno concluso - ha portato realmente a vedere la situazione emergenziale che viviamo al Don Bosco, adesso speriamo che le istituzioni non restino a guardare e ascoltino le grida di sofferenza del personale di polizia penitenziaria oramai stremato, stanco e demotivato, costretto a subire la lontananza di un amministrazione e di una direzione che al momento fa solo chiacchiere e soprattutto finge di tenere la situazione sotto controllo”.


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