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Pisa Sporting Club venerdì 26 settembre 2025 ore 10:30

Faccenda, "Pisa-Fiorentina una partita speciale"

Il doppio ex presenta il derby dell'Arno, "La salvezza si può fare. Vaira ha fatto un grande lavoro in questi due anni. Anconetani ci caricava sempre"



PISA — È uno dei pochi ad aver vissuto davvero entrambe le realtà. Tre stagioni con il Pisa e cinque con la Fiorentina, tra il 1986 e il 1994. Mario Faccenda è uno dei calciatori più importanti della storia delle due squadre e la persona perfetta per raccontare il clima che si respira alla vigilia del derby dell’Arno. Una sfida che torna dopo decenni, in Serie A, e che segna un passaggio importante per la storia del calcio toscano. Con lui abbiamo ripercorso alcuni ricordi e parlato dell’attualità delle due squadre.

Faccenda, parliamo del suo legame con Pisa.
"Ho fatto tre anni molto belli. Ero arrivato che dovevamo essere in Serie A nel 1986, ci dovevamo ripescare, poi ci siamo ritrovati in B. Mi ricordo benissimo il discorso legato alla Lazio e all'Udinese, alle penalizzazioni. Romeo Anconetani era molto arrabbiato, lui era sicuro di restare in A. Mi portò a Pisa Gigi Simoni, che avevo già avuto a Genova. Vincemmo la Serie B e il primo anno di Serie A poi fu la salvezza con Dunga, Sclosa, Cuoghi, Mannini. Una grande squadra. Segnai una doppietta all’ultima contro il Torino e arrivò la salvezza".

Quella partita fu decisiva per la salvezza.

"Fu una gara difficile, importante. Il Torino lottava per la UEFA, noi per non retrocedere e arrivò la salvezza. Due gol identici di testa su calcio d’angolo battuto da Sclosa, io sul primo palo. Alla fine vincemmo 2-0. Anche la Fiorentina vinse con la Juve e così il Torino andò allo spareggio contro la Juventus. Ci furono tante coincidenze".

E adesso il Pisa è di nuovo in Serie A.
"Mi ha fatto molto piacere. Sono rimasti in pochi di quegli anni. L’unico è il dottor Graci. L’ho visto in campo il giorno della promozione, contento, abbracciato dai giocatori. Mi ha fatto molto piacere. Vaira sta facendo un ottimo lavoro col Pisa, grande campagna acquisti in questi due anni, l'ho avuto a Modena per due anni. Sono contento che sia stato lui a riportare il Pisa in A".

Ha visto la squadra contro il Napoli. Che impressione le ha fatto?
"Mi ha fatto una buona impressione. Giocano bene, i giovani sono forti, hanno creato tante occasioni. Contro il Napoli meritavano di più, almeno un pareggio. Con l’Atalanta hanno preso un punto, partita difficile. Secondo me, se continuano così, la salvezza si può fare".

Che derby si aspetta?
"Quando giocavo nel Pisa ci caricava Anconetani. Partiva tutto da lui, poi arrivavano i tifosi. Era il primo tifoso. Ora è diverso. So che Vaira è presente, ma anche i due Corrado vanno agli allenamenti. A Modena Vaira era sempre presente, anche ora va in panchina ogni tanto. Porta bene".

Com’era da giocatore affrontare la Fiorentina con la maglia del Pisa e viceversa?
"Era come affrontare la Juve. C’era il Livorno, che però il Pisa non affrontava più in quegli anni, ma anche la Fiorentina era molto sentita come partita. Invece a Firenze, il primo derby era con la Juve, poi Pisa, poi Empoli. Cambia un po’ la filosofia tra le due tifoserie".

La Fiorentina ha iniziato con due punti, che pensa?
"Non si sta esprimendo bene. Le aspettative erano più alte. Pioli l’ho avuto per cinque anni a Firenze, ci si aspettava di più soprattutto a centrocampo. Però la squadra è forte, prima o poi uscirà fuori. Ha perso punti al 96’ col Cagliari e al 93’ col Como. Poteva averne almeno tre in più".

E il Pisa?
"Ha avuto un calendario difficile. Ha solo un punto ma meritava di più. Con Roma e Udinese ha perso, ma ha sempre giocato. Non è mai stata passiva. Ha sempre lottato".

Domenica chi tifa?
"Io ho giocato in entrambe, non mi schiero. Mi piacerebbe che vincessero tutte e due, ma non si può. Tre punti al Pisa e tre alla Fiorentina non si può fare. Spero che vinca chi gioca meglio, chi ha più fortuna".

E per l’ambiente?
"Spero che sia una bella partita, una festa per tutti. L’importante è che non succeda niente tra i tifosi. Sarebbe bello per entrambe le società".

Michele Bufalino
© Riproduzione riservata


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