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Politica domenica 31 gennaio 2021 ore 06:30

"Su Norma Cossetto una polemica ridicola"

Norma Cossetto

Fratelli d'Italia replica a "Una città in Comune" ricordando che l’intitolazione nasce da una mozione approvata dal consiglio comunale nel 2018



PISA — "Apprendiamo sbalorditi dagli organi di informazione locale di una ridicola polemica creata ad arte dal gruppo consiliare Una città in Comune – Rifondazione comunista sulla intitolazione di una rotatoria a Pisa a Norma Cossetto", scrivono da Fratelli d'Italia.

"Stupisce - proseguono - come il solitamente attento consigliere del gruppo Francesco Auletta inizi a manifestare preoccupanti sintomi di perdita della memoria. Non quella storica, che ama distorcere, piegandola alla sua ideologia veterocomunista, ma quella legata al passato recente del Consiglio comunale, di cui pure faceva parte. La decisione della Giunta di rendere omaggio a Norma Cossetto non è altro che l’attuazione di un invito che il Consiglio comunale di Pisa aveva approvato, tramite una mozione, nella scorsa consiliatura, e precisamente nella seduta dell’8 febbraio 2018, con 16 voti favorevoli, 6 astenuti e solo 4 contrari. È con questa mozione, che aveva come primo firmatario l’allora consigliere Filippo Bedini, oggi assessore, che si è deciso quello cui in questi giorni la Giunta ha dato attuazione".

"Nessun sotterfugio, quindi; nessuna strategia - assicurano da Fdi -. Solo la dimostrazione, ancora una volta, di una maturità e un equilibrio politico che sanno andare oltre gli steccati ideologici novecenteschi, rendendo merito alla verità storica, che non deve distinguere tra morti di serie A e di serie B, o tra carnefici da condannare e carnefici da esaltare. Quell’approccio, negazionista a fasi alterne, infarcito di ipocrisia, che guarda sempre solo ai vincitori e mai ai vinti, non ci appartiene.

"Pertanto - queste le conclusioni di Fratelli d'Italia -, come accaduto in centinaia di comuni italiani liberi dalla censura di stampo sovietico, bene ha fatto il Comune di Pisa a intitolare luoghi della città a importanti simboli della violenza efferata che ha insanguinato la storia del ‘900, mettendo fine alla stagione dei “due pesi e due misure”, per cui le vittime di certi regimi vanno ricordate e quelle dei regimi comunisti negate. Da anni noi abbiamo tracciato la linea, già con la mozione che portò alla decisione di dedicare una rotatoria ciascuno a Niccolai, Ciucci e De Felice, tre profili molto lontani tra loro, ma che in quest’ottica non è “reato” accostare. Purtroppo non tutti hanno compreso la logica di verità e di giustizia che c’è dietro a posizioni come quella di Fratelli d’Italia di Pisa. Ma noi siamo determinati a opporci alla distorsione ideologica. Distorcere la storia non solo non fa onore a chi la fa, ma non ha più nessuna presa sui cittadini, ormai capaci di informarsi da soli e in grado di non prendere per buoni i deliri ideologici di chi ancora oggi a quei regimi comunisti continua impunemente a richiamarsi".


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