Cronaca giovedì 29 giugno 2017 ore 16:00
La truffa mondiale dei broker con i falsi bond
Sgominata dai finanzieri pisani un'organizzazione criminale transnazionale. Le menti a Pisa, Lucca, Grosseto. Sequestri per 55 milioni di euro
PISA — Delle 21 persone denunciate dalla guardia di finanza di Pisa per i reati di truffa e riciclaggio, gran parte sono broker di professione. Sono oltre mille i truffati, duecento dei quali in Italia. L'indagine della Finanza ha ricostruito le transazioni finanziarie compiute tra il 2005 e il 2015 dagli indagati e che ammontano a 93 milioni di euro.
Materialmente, gli indagati cedevano falsi bond o altri titoli di credito a imprenditori che poi chiedevano finanziamenti alle banche. Tra il 2005 e il 2015 hanno effettuato transazioni finanziarie per 93 milioni di euro. Mediamente la spesa per i truffati era tra i 20-30 mila euro per acquistare, e circa il doppio se preso in affitto, il falso titolo di credito.
Le indagini hanno permesso di sequestrare beni per 23 milioni di euro tra immobili, un'attività commerciale, veicoli, quattro conti correnti e ingenti somme di denaro, anche il valuta estera.
Nel 2015, durante al prima tranche dell'indagine, le fiamme gialle eseguirono sei custodie cautelari in carcere a carico delle menti dell'organizzazione: in tre casi si trattava di toscani, di Lucca, Pisa e Grosseto. In quell'occasione i finanzieri sequestrarono 33 immobili, 10 terreni, 9 autovetture, 24 società, conti correnti, denaro contante e titoli per complessivi 200 mila euro, oltre a gioielli, orologi di pregio e diamanti per un valore di 32 milioni di euro.
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