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Attualità mercoledì 09 ottobre 2024 ore 17:30
La cittadella del volontariato all'ex Mattatoio
Presentato alla Consulta del Volontariato e dello Sport il progetto dell’intervento di riqualificazione dei Vecchi Macelli in via della Barra
VECCHIANO — Prima un mattatoio, poi, dalla fine degli anni Ottanta un deposito per le attrezzature del Comune. L'idea di una nuova metamorfosi arriva dall'amministrazione che ha intenzione di trasformare la struttura in via della Barra in una casa per le associazioni di volontariato.
“L’importo totale del progetto di riqualificazione si attesta intorno ai 500mila euro - ha spiegato il sindaco Massimiliano Angori - di cui metà saranno un contributo della Fondazione Pisa, ed è stato approvato dalla nostra Giunta nei mesi scorsi".
Così il Comune ha deciso di incontrare le associazioni locali per avviare un percorso di ascolto e confronto sull'ipotesi.
"Il Comune - ha aggiunto l’assessora alle Politiche del volontariato, Mina Canarini - è caratterizzato da una tangibile partecipazione dei cittadini alla vita della comunità, attraverso numerose associazioni non a scopo di lucro rivolte ai più svariati temi di interesse collettivo e da sempre si impegna a promuovere il volontariato. La conquista di questo spazio pubblico urbano e il recupero dell'ex Mattatoio favorirebbero il miglioramento di questa zona un po' a margine del centro abitato, rappresentando una piccola area di particolare interesse per la vita sociale di Vecchiano”.
Il piano prevede il recupero del fabbricato, da un punto di vista edilizio, urbanistico ed architettonico. "Verrà rispettata l'identità del manufatto preesistente - ha specificato l'assessora ai Servizi del territorio Sara Giannotti - anche da un punto di vista della scelta della nuova destinazione d'uso dell'edificio, il criterio utilizzato è stato quello di prevedere una rifunzionalizzazione compatibile con gli elementi tipologici e formali dell'organismo interessato nell'ottica di non modificare in modo particolarmente significativo l'assetto preesistente".
L'obiettivo insomma è quello di allestire spazi adeguati ad ospitare attività diverse tra loro, ma unite dal medesimo spirito di condivisione e collaborazione. "I vari gruppi associativi hanno in comune tra loro l'esigenza di avere una sede dove svolgere incontri, riunioni, corsi, assemblee, attività organizzative e preliminari alla realizzazione di interventi più importanti - ha concluso Angori -seguono poi, ma non in quanto a importanza, necessità di svolgere attività creative, momenti di condivisione, attività espositive di divulgazione e sensibilizzazione, e non ultimo, necessità di conservazione di strumenti e attrezzature".
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