Politica sabato 28 settembre 2024 ore 12:00
Base militare, il no del Consiglio comunale
Maggioranza e un consigliere di opposizione votano a favore dell'ordine del giorno che ribadisce la contrarietà all'ipotesi si una base nel Parco
VECCHIANO — Contrarietà più totale a ogni soluzione che preveda consumo di suolo all'interno del Parco di San Rossore. Questa, in sintesi, l'ordine del giorno approvato a maggioranza dal Consiglio comunale di Vecchiano, che ha ricevuto il voto favorevole anche del consigliere di opposizione di Vecchiano Civica Stefano Dini. Astenuti, invece Roberto Sbragia e Mario de Luca, del medesimo gruppo consiliare, e Vincenzo Carnì di Un Cuore per Vecchiano.
"Al tavolo interistituzionale del Settembre 2023, al quale ho preso parte, il commissario straordinario ha presentato uno studio di prefattibilità tecnica che ipotizzava interventi separati, con la realizzazione presso l’area ex Cisam, con line progettuali che prevedevano il minor consumo di suolo possibile - ha ricordato il sindaco Massimiliano Angori - durante la stessa riunione la mia richiesta era quella di non avere consumo di suolo all'interno del Parco. Anche con delle lettere inviate al Ministero della Difesa, ho chiesto l'apertura di un percorso trasparente, dove sia acclarata l'ipotesi progettuale e anche i finanziamenti della costruzione".
In questo modo, l'assemblea comunale di Vecchiano ha ribadito la presa di posizione del 28 Settembre 2023, esattamente un anno fa. "Esprimiamo la nostra contrarietà verso un'ipotesi progettuale che si presenta incompatibile con la salvaguardia e la tutela del Parco e delle aree protette, andando contro il principio di tutela ambientale sancito dalla Costituzione - ha detto Luca Spinesi, capogruppo di Insieme per Vecchiano - inoltre, riteniamo che in una procedura complessa come questa, che va avanti da due anni, sia inaccettabile la mancanza di trasparenza e partecipazione della cittadinanza".
"In un momento storico e sociale di profonda crisi economica che incide su tutti gli aspetti del quotidiano di milioni di persone, non appare equo investire risorse ingenti in strutture militari, di difesa o offesa, comunque la si pensi, a svantaggio di altri servizi indispensabili per i cittadini e le cittadine - ha aggiunto - chiediamo al Governo e alla Regione di interrompere l’iter procedurale avviato e di individuare modalità alternative di realizzazione dell’opera, anche attraverso il riuso delle numerose strutture e aree già destinate alle attività del Ministero della Difesa nella zona e comunque fuori dal territorio del Parco".
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