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Politica martedì 18 gennaio 2022 ore 12:17

L'accordo con Iliad divide la politica

Per Maurizio Nerini (Fdi) si tratta del miglior accordo possibile. Per il Pd, invece, è un duro colpo per i cittadini e per le casse comunali



PISA — L'accordo siglato tra Iliad e Comune di Pisa, che mette fine alla vicenda legale riguardo all'impianto di telefonia mobile al Cep, viene difeso da Maurizio Nerini (Fdi) e attaccato dal Pd. L'accordo, lo ricordiamo, prevede lo spostamento dell'antenna del Cep di qualche decina di metri, la previsione di altre antenne sul territorio comunale (una anche alla Torre della Cittadella), e un contributo del Comune a Iliad di 90mila euro più Iva.

"Per la seconda volta dopo il 20 Maggio 2021, la 1° Commissione Consiliare che presiedo - così Maurizio Nerini - si è occupata dell'antenna del Cep, anche se l'argomento sarebbe stato più da sviluppare in una commissione di controllo presieduta dalle minoranze. A chi si lamentasse dei tempi lunghi vorrei solo rammentare che purtroppo l'antenna di Marina è in funzione da oltre 10 anni nonostante le promesse di allora".

"Quindi il passaggio nella 1CCP era solo per completare la discussione con il Dirigente Balducci che ha firmato la determina n°1837 - ha ricordato Nerini -, dove si approva uno schema di accordo conciliativo con il gestore per la cancellazione dei procedimenti pendenti. La complicata situazione, che ci avrebbe visto senza dubbio soccombenti, è stata risolta dall'avvocatura, col parere informale dei revisori dei conti, con una transazione a favore del gestore per i la mancata messa in servizio, con lo spostamento dell'antenna in una area verde come previsto dalle leggi vigenti e con un accordo per futuri impianti. Tra questi anche la Torre Guelfa che, al netto dei vincoli paesaggistici e architettonici, potrà essere fruibile. Ho ricordato che la Dirigente Ing. Ricci fu chiara il 20 Maggio: i programmi comunale degli impianti, il Piano Antenne di cui tutti “s-parlano”, sono purtroppo definiti sui programmi dei gestori, sulle loro esigenze, nei rispetto degli obbiettivi di qualità e localizzazione".

"L'accordo quindi credo sia il massimo possibile - conclude Nerini -, si sono limitati i danni con uno spostamento a norma di legge in un'area consentita. Se i comuni sono in mano ai gestori per legge, coloro che sono al governo facciano di tutto per cambiare le leggi... l mio partito non è al governo del paese. Quello che resta comunque è che con Conti l'antenna si sposta e con Filippeschi non è stato così!".

Di tutt'altro parere gli esponenti del Pd pisano. "Il nostro gruppo in Consiglio Comunale - ha sottolineato Amancio Edu Ntugu Nenga, segretario del Circolo Pd Cep Barbaricina San Rossore - ha fatto emergere con diversi atti ispettivi, resi pubblici anche nelle assemblee pubbliche, il controverso percorso definito dalla Giunta anticipando il profilarsi sia di un danno ambientale che di un evidente danno erariale. Con la loro insistenza i nostri consiglieri dell’opposizione hanno costretto la Giunta a spostare l’impattante profilo tubolare posato della compagnia telefonica Iliad. La Giunta Conti - per non incorrere in un possibile ricorso da parte dell'azienda Iliad correttamente concessionaria - ha negoziato una soluzione che prevede una antenna nel quartiere e un indennizzo economico per la concessionaria telefonica (si parla di circa 110.000 euro). Ci sono due fatti che dimostrano come, su questo episodio, la Giunta non abbia saputo gestire la cosa pubblica: 1) i danni erariali creati alle casse comunali 2) gli impegni presi con gli abitanti".

"Caro Sindaco e cari consiglieri della maggioranza, che vi vantate delle scelte fatte - ha quindi commentato Ntugu Nenga -, non potete dimenticare che qui è mancata sia una corretta programmazione che la gestione di un fenomeno complesso. E di tutto questo, voi siete i principali responsabili. In un momento di crisi economica generata dalla pandemia, quante famiglie e quante aziende avrebbero potuto essere aiutate con le risorse messe in campo, senza riuscire a trovare una soluzione adeguata e soddisfacente come avevate promesso? I cittadini del quartiere, con i quali vi siete spesi per una soluzione "impossibile" come dimostrano i fatti, vi rinnoveranno la fiducia dopo questo ennesimo fallimento della Giunta?"

Anche per i consiglieri Pd Marco Biondi e Matteo Trapani si tratta di "ben oltre 100.000 euro pagati dai pisani per colpa del Sindaco e dell’amministrazione. Questo è costato la comparsata davanti all’antenna un anno fa ormai quando il sindaco, insieme alla schiera di consiglieri leghisti, veniva ad annunciare che non sapeva nulla di quello che avveniva al Cep e che la colpa era di un dirigente. Da quel giorno solo silenzi rotti poi dall’ammissione della sconfitta e il pagamento dei danni a Iliad". 

"Sia il Comune che Sepi - attaccano Biondi e Trapani -, utilizzano i soldi ricevuti dai pisani per pagare avvocati o ristorare dai danni i privati, senza curarsi di come far diventare il Cep un quartiere con nuovi servizi e che rappresenti un esperimento urbanistico e sociale come avviene spesso in molti quartieri riqualificati e rigenerati nelle città che hanno l’ambizione di stare al passo con l’Europa. In definitiva, la Lega, per provare a prendere qualche voto, prima garantisce che l’antenna sarebbe stata tolta salvo poi soccombere in giudizio, pagare i danni, lasciando l’antenna sul quartiere. L’antenna infatti viene spostata solo qualche decina di metri più in là... da via dell’Argine angolo con via Vecellio, alla stessa via Vecellio in una zona a destinazione sportiva, una presa in giro per i cittadini. L’area in cui sarà spostata è a due passi dalla posizione attuale, per cui non cambia nulla dal punto di vista dell’impatto elettromagnetico sulle case. Inoltre, andandola a collocare in un’area con previsione sportiva va a rubare spazio allo sviluppo dell’impiantistica sportiva". 

"Contemporaneamente - concludono i due consiglieri del Partito democratico - troviamo assurdo aver individuato come punto per l’installazione di antenne la torre guelfa. Una zona della città storica, seppur ricostruita, di importanza paesaggistica che va valorizzata a fini turistici assieme alla grande area verde che va dagli arsenali repubblicani ai vecchi macelli".


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