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Attualità mercoledì 11 dicembre 2024 ore 16:25
I docenti del Buonarroti sostengono l'occupazione
Dopo le occupazioni dei licei Dini e Buonarroti un gruppo di professori ha espresso la sua solidarietà in una lettera aperta
PISA — In queste ore i collettivi studenteschi hanno occupato i due licei Dini e Buonarroti per protestare contro il decreto Valditara.
Per i collettivi infatti il decreto avrebbe "ridotto ulteriormente il tempo da dedicare alla formazione, sostituendolo con attività di orientamento che, insieme al Pcto, i percorsi sulle competenze trasversali e per l'orientamento, annulla ancora una volta la funzione primaria della scuola che è l'istruzione".
E' arrivata anche una nota da parte di un gruppo di docenti del Liceo Filippo Buonarroti che ha espresso pubblicamente il proprio sostegno agli studenti che hanno occupato l’istituto per protestare contro le politiche governative in materia di istruzione. In un comunicato congiunto, i firmatari hanno sottolineato la gravità delle questioni sollevate dagli studenti e ribadito la necessità di un confronto aperto e costruttivo.
"Noi sottoscritti, docenti del Liceo Filippo Buonarroti, intendiamo manifestare il nostro sostegno alle motivazioni degli studenti che oggi hanno dato avvio a un’occupazione dell’istituto per protestare contro le politiche del governo, in particolare quelle relative all’istruzione - hanno scritto i docenti -. Siamo consapevoli che l’occupazione è un atto radicale, ma riteniamo anche che le ragioni che hanno spinto gli studenti a compiere questo gesto non siano estemporanee".
Il corpo docenti prosegue così: "I continui tagli ai fondi destinati all’istruzione – si pensi solo ai 700 mila euro in meno all’assistenza specialistica per gli studenti con disabilità nella provincia di Pisa –, la trasformazione della scuola in un’agenzia interinale, volta a formare gratuitamente gli studenti a beneficio esclusivo di un mondo del lavoro sempre più feroce, la volontà di ridurre lo spazio della libertà di espressione dei docenti, evidente dai tanti provvedimenti disciplinari che stanno investendo chi manifesta il proprio dissenso nei confronti dell’amministrazione, sono tutte questioni che non possono essere ignorate da chi abbia a cuore la scuola. Per questo esprimiamo la nostra solidarietà agli studenti, auspicando che le attività di discussione e confronto si svolgano nella maniera più aperta possibile, individuando presto forme che possano coinvolgere anche il corpo docente nel rispetto della sicurezza di tutte e tutti"
Michele Bufalino
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