Piazza Viviani, la polemica degli architetti

"I vincitori di procedure trasparenti, dopo aver impegnato tempo e risorse per i progetti, si vedano privati della possibilità di esercitare"

PISA — "La criticità principale in Italia dal punto di vista dei concorsi è una: sono troppo pochi! E se vengono fatti, sono assolutamente disattesi, come nel caso di piazza Viviani. Non è ammissibile infatti che i vincitori di procedure trasparenti, dopo aver impegnato tempo e risorse nell’elaborazione dei progetti, si vedano privati della possibilità di esercitare. Per questo facciamo appello all’Amministrazione del Comune di Pisa affinché non vanifichi la credibilità delle procedure di concorso , che garantiscono oltre che la qualità che nasce dal confronto di più ipotesi progettuali, anche la trasparenza e la correttezza nell’assegnazione dell’incarico".

Lo dice l'Ordine degli architetti di Pisa intervenendo sulla questione della progettazione della nuova piazza Viviani a Marina.

"L’architettura è un bene comune ed è la buona architettura che rende più piacevoli e vivibili gli spazi in cui abitiamo e lavoriamo.

Crediamo necessario agire sul piano culturale, diffondendo l’idea che al fine di migliorare l’architettura sia necessario poter permettere la scelta del miglior progetto in relazione alle esigenze della comunità. Di conseguenza: laddove il progetto è pubblico o assume rilevanza di interesse pubblico, riteniamo fondamentale la procedura concorsuale e laddove questa procedura sia stata espletata, riteniamo lesivo delle dignità professionale, ma anche dell’interesse pubblico, fare finta che il concorso non sia nemmeno stato fatto. Più volte si sono evidenziate le differenze importanti tra metodologie esistenti nei Paesi Europei per l’affidamento dei servizi di progettazione e i concorsi Italiani, dovute alle diverse prassi e a norme o leggi specifiche se pur derivate dall'impianto legislativo Europeo. Auspichiamo quindi che l’Amministrazione tenga nella dovuta considerazione non solo i risultati dei concorsi espletati, ma sia pronta a cogliere la sfida offerta dai concorsi di progettazione."

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