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Politica venerdì 28 novembre 2025 ore 17:30
Povertà bambini, l’allarme in Consiglio

Nel question time del 25 Novembre il capogruppo de La città delle persone Paolo Martinelli prende le mosse dal rapporto Caritas "Il grido silenzioso"
PISA — La povertà dei più piccoli entra nell’aula di Palazzo Gambacorti. Nel Consiglio comunale del 25 Novembre è stato discusso il question time presentato dal capogruppo de La città delle persone, Paolo Martinelli, che ha portato in discussione i dati del rapporto annuale Caritas sulle povertà "Il grido silenzioso", dove emerge un aumento dei bambini in difficoltà economica, in particolare nella fascia 0–6 anni, insieme al persistere del lavoro povero e della mancanza di casa.
Nel mirino di Martinelli c’è la risposta dell’assessora Bonanno. Il capogruppo ha ricordato che l’assessora ha rivendicato l’impegno del Comune sul fronte del contrasto alle fragilità, sostenendo che le conclusioni del rapporto Caritas siano in linea con l’impostazione dell’amministrazione e citando i bonus per l’assistenza al reddito, per circa 1,5 milioni di euro, e il recupero di immobili per situazioni di emergenza abitativa. Per Martinelli, però, non basta elencare quanto fatto finora, serve uno scatto in avanti: l’esponente de La città delle persone ha sottolineato che si aspettava parole chiare su ciò che l’amministrazione intende mettere in campo da oggi in poi, proprio alla luce del peggioramento delle condizioni dei bambini più piccoli.
Un passaggio centrale del suo intervento riguarda il personale sociale e l’uscita dalla Società della Salute. Martinelli ha ricordato che con il nuovo assetto il Comune assorbirà 14 assistenti sociali, mentre per raggiungere i Livelli essenziali delle prestazioni sociali previsti per legge ne servirebbero almeno 18. Senza un organico adeguato, ha insistito, è impossibile garantire una presa in carico profonda dei nuclei familiari e, di conseguenza, dei figli. Da qui anche la critica alla scelta di abbandonare la gestione associata dei servizi con gli altri Comuni a favore di un modello monocomunale ancora da definire, con il dubbio che si perdano le economie di scala e la capacità di tenuta del sistema.
Nel suo intervento Martinelli ha richiamato anche le preoccupazioni espresse da Caritas. "Caritas, peraltro,- continua Martinelli - ha espresso chiaramente che si potrebbero verificare maggiore precarietà e passi indietro sull'offerta dei servizi essenziali ed una diminuzione di attenzione nei confronti delle problematiche emergenti e la possibilità concreta che le persone fragili non abbiano interlocutori certi a cui rivolgersi per la soddisfazione del bisogno." ha detto il capogruppo, collegando queste valutazioni alla scelta del Comune di cambiare modello di gestione del welfare.
Il passaggio finale del suo intervento è stato un richiamo politico e morale alla città e alle istituzioni. "La povertà dei bambini – conclude Martinelli – non è solo un numero in un rapporto, è un’emergenza politica e sociale. Non basta dire che qualcosa si sta facendo, bisogna dimostrare che quello che si fa è all’altezza della gravità della situazione. Su questo continueremo ad incalzare la Giunta: la città non può voltarsi dall’altra parte davanti alle povertà dei suoi bambini". ha concluso il capogruppo
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