Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 19:00 METEO:PISA14°  QuiNews.net
Qui News pisa, Cronaca, Sport, Notizie Locali pisa
mercoledì 24 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Un branco di 30 lupi entra in teatro, corre tra gli spettatori e assale gli attori: ma sono animali addestrati

Attualità mercoledì 17 febbraio 2021 ore 18:47

Giunta contraria all'ampliamento di Herambiente

Per l'assessore all'ambiente Filippo Bedini servono soluzioni alternative a Ospedaletto: "Quell’area ha già sofferto troppo"



PISA — La Giunta Conti è contraria all'ampliamento dello stabilimento Herambiente di Ospedaletto. A renderlo noto, per mezzo di un comunicato stampa, è l'amministrazione comunale.

"Il 18 marzo 2020   - si legge nella nota trasmessa da Palazzo Gambacorti- è stato avviato in Regione Toscana il procedimento per il rilascio del provvedimento autorizzativo unico regionale (Paur) relativamente al progetto di 'ottimizzazione impianti e implementazione nuove linee produttive' della piattaforma polifunzionale di trattamento rifiuti di via Ragghianti nel comune di Pisa. Si tratta di un procedimento ampio e complesso, proposto da Herambiente Servizi Industriali S.r.l., che ha come presupposto la sottoposizione a Via regionale del progetto che l’azienda intende realizzare. Il Paur riguarda tutti i titoli autorizzativi, non solo quelli ambientali, necessari alla realizzazione del progetto e all’esercizio dell’opera". 

A preoccupare palazzo Gambacorti sono gli aspetti della sostenibilità ambientale e l'impatto sulla salute pubblica del progetto. Rispondendo in Consiglio comunale a un’interpellanza sull’argomento, l’assessore all’ambiente Filippo Bedini ha chiarito la determinazione del Comune: "La posizione della Giunta comunale in questa partita con grandi ricadute ambientali è chiara e molto decisa - sottolinea Bedini- l’area di Ospedaletto paga lo scotto di decenni di emissioni da parte sia dell’inceneritore che di altre aziende presenti nella zona. Esiste una indagine epidemiologica che testimonia dell’impatto negativo in termini di salute pubblica sull’area. Pur non essendo pregiudizialmente e ideologicamente contrari a impianti tecnologicamente avanzati, perché non crediamo al mondo del “rifiuti zero”, riteniamo che questa specifica area abbia già sofferto anche troppo e non possa essere ulteriormente appesantita. Il fatto che il Paur rimandi in ultima istanza la decisione sul potenziamento dell’impianto di Herambiente alla Regione per il tramite della Conferenza dei servizi mi preoccupa notevolmente".

"L’articolo 208 del Decreto Legislativo n. 152/00, infatti, disciplina l’autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti. Qui  - spiegano dal palazzo comunale- è stabilito che in queste fattispecie la procedura viene studiata da una Conferenza dei servizi che ha pieni poteri. La decisione di questo soggetto viene assunta a maggioranza, e le relative determinazioni devono fornire una adeguata motivazione rispetto alle opinioni dissenzienti espresse nel corso della conferenza. La Conferenza di servizi procede alla valutazione dei progetti, acquisisce e valuta tutti gli elementi, e poi trasmette le proprie conclusioni con i relativi atti alla Regione. Valutando le risultanze della Conferenza dei servizi, la Regione, in caso di risultanza positiva del progetto, autorizza la realizzazione e la gestione dell'impianto".

"Occorre tener ben presente - prosegue Bedini - che la norma afferma che l’approvazione sostituisce a ogni effetto visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali, e costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico e comporta la dichiarazione di pubblica utilità, l’urgenza e l’indifferibilità dei lavori. Questo, di fatto, determina che le competenze dell’Amministrazione comunale vengano completamente bypassate. E la cosa ci preoccupa non poco".

Già a Maggio il Comune aveva  trasmesso alla Regione il contributo dell’Ufficio ambiente e della direzione urbanistica - edilizia privata "presentando - spiegano da palazzo Gambacorti- osservazioni relative alle molte e gravi criticità che potrebbero derivare dall’ampliamento delle potenzialità di trattamento rifiuti dello stabilimento".

Secondo Bedini servono soluzioni alternative a Ospedaletto. "L’Ato  - ha aggiunto Bedini- ha, e avrà nei prossimi anni ancor di più, problemi di autosufficienza per quanto riguarda il trattamento del rifiuto indifferenziato  - sottolinea l'assessore- e occorre fin da oggi pensare a individuare aree idonee all’interno dell’ambito per progettare impianti che possano servire le quattro province che lo compongono, per evitare di mandare in giro per il mondo i nostri rifiuti e pagare prezzi salatissimi per farlo. Ma, in sede di Ato, fin da subito abbiamo messo bene in chiaro una cosa, ovvero che non si può pensare di insistere su Ospedaletto, nonostante la presenza dell’area già adibita in passato a inceneritore. In quest’ottica riteniamo che Ospedaletto non possa avere incrementi di carico ma, al contrario, la consideriamo una zona che deve essere alleggerita e fortemente riqualificata dal punto di vista ambientale. Noi in questo senso abbiamo già fatto moltissimo sgomberando quella bomba ecologica che era il campo rom abusivo di via Maggiore, ma tanto si può ancora fare".


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Dalla creazione di un nuovo museo alla lastricatura delle strade: grandi progetti annunciati dall'Opera Primaziale Pisana per il prossimo futuro
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Nicola Belcari

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Cronaca

Attualità

Attualità

Attualità