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Attualità mercoledì 21 maggio 2025 ore 11:55

Salute, Consensus Conference Mondiale

Un quarto di secolo dopo il primo intervento mini-invasivo di trapianto di rene. Boggi, "ci saranno esperti da tutto il mondo"



PISA — Venticinque anni fa, il 27 Aprile 2000, all’Ospedale di Cisanello veniva eseguito per la prima volta in Italia un prelievo di rene da donatore vivente con tecnica mini-invasiva. Oggi, la stessa città celebra quell’anniversario ospitando una Consensus Conference mondiale. L’obiettivo è ambizioso: redigere le prime linee guida internazionali dedicate alla sicurezza del donatore vivente di rene.

Quel primo intervento, realizzato all’interno dell’équipe del professor Franco Mosca e affidato a Andrea Pietrabissa e Ugo Boggi, segnò l’inizio di un percorso pionieristico che ha reso Pisa un riferimento europeo nella chirurgia dei trapianti. La donatrice era la madre del ricevente, oggi ancora in vita. Il rene ha funzionato per oltre 24 anni.

Da allora, grazie anche all’impegno della scuola pisana, il numero di trapianti renali da vivente in Italia è triplicato. Il gruppo guidato dal professor Boggi ha contribuito a numerosi primati: primo prelievo renale robotico in Italia (2008), primo trapianto renale robotico in Europa (2010), primo trapianto combinato di rene e pancreas al mondo con tecnica robotica, oltre a importanti innovazioni anche nel campo epatico.

Il lavoro pisano è stato riconosciuto anche a livello globale. Alla recente Consensus Conference di Riyadh, è stato sottolineato quanto la diffusione delle tecniche mini-invasive rappresenti un punto di svolta per il futuro dei trapianti.

“È necessario – ha spiegato Boggi – che il trapianto mini-invasivo da donatore vivente diventi una tecnica standard e non resti un’opzione riservata a pochi casi selezionati. Per farlo, serve il pieno supporto del Servizio sanitario nazionale”.

La Consensus Conference di Pisa è sostenuta dalla Fondazione Pisa, dalla Regione Toscana, dal Comune, dall’Università, dall’Aoup, dal Centro nazionale trapianti e dall’associazione “Per donare la vita Onlus”. Un’alleanza scientifica e istituzionale che punta a riaffermare il ruolo di Pisa come capitale della trapiantologia.

Emanuele Neri, presidente della Scuola Interdipartimentale di Medicina dell'Università di Pisa, ha ricordato quello storico intervento, "Per noi fu un momento storico e non lo fu soltanto per il mondo dei trapianti e della chirurgia, ma per tutto l'ospedale. Le linee guida sono molto importanti, ma non sono le tavole della legge. E' importante avere una check list ma bisogna usare quelle che si definiscono 'buone pratiche'. Qui le linee guida sono molto importanti perché seguiranno un percorso con rigore scientifico".

Tra i primi a intervenire, l’avvocato Stefano Del Corso, presidente della Fondazione Pisa, “Abbiamo deciso di sostenere anche questa nuova iniziativa, come già fatto nel 2019 e 2023 per altre Consensus tenutesi in città”. Per la direttrice sanitaria dell’Aoup, Grazia Luchini, “in un contesto in cui crescono le opposizioni alla donazione post-mortem, serve lavorare di più sulla cultura della solidarietà”.

Il sindaco Michele Conti ha definito l’evento “un grande onore e un vero orgoglio” e ha aggiunto, “Ospitare a Pisa una conferenza mondiale che definirà le linee guida internazionali dedicate alla sicurezza del donatore vivente di rene è un traguardo straordinario che giunge dopo 25 anni in cui la nostra città è stata punto di riferimento per l’utilizzo delle tecniche più innovative di trapianto come la chirurgia robotica, frutto della professionalità, della capacità di utilizzare tecniche all’avanguardia e dell’enorme passione al servizio del progresso medico che contraddistingue la nostra grande scuola di medicina”.

Il rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi, ha ricordato il contributo accademico, “Pisa ha svolto un ruolo pionieristico in numerosi ambiti dei trapianti a livello nazionale e detiene tuttora primati significativi in diversi tipi di interventi, grazie a competenze chirurgiche di altissimo livello. L’Ateneo è fortemente impegnato a sostenere ogni progresso in questo campo complesso”.

Infine, il dottor Giuseppe Bozzi, presidente dell’associazione “Per donare la vita Onlus”, ha parlato di una “sinergia tra progresso e solidarietà umana. Gli eventi scientifici significativi come questo mostrano quanto l’avanzamento in campo trapiantologico possa offrire concrete seconde possibilità di vita. Nonostante le tecniche avanzate, però, la carenza di organi resta una sfida cruciale".

Michele Bufalino
© Riproduzione riservata


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