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Attualità venerdì 29 novembre 2024 ore 19:00

Sciopero generale, in molti a protestare

Per le strade la manifestazione contro le politiche del Governo. A Firenze invece grande partecipazione anche da parte della Cgil Pisa



PISA — Oggi si è tenuto lo sciopero generale indetto contro le politiche di austerità e privatizzazione del governo. Due manifestazioni importanti hanno caratterizzato la giornata in Toscana, con Pisa e Firenze come centri di mobilitazione.

A Pisa, la città ha risposto con un ampio corteo, frutto dell'aggregazione di realtà politiche e sociali locali. Organizzazioni come Exploit Pisa, Sinistra Per e i collettivi degli studenti pisani, che già il 15 novembre avevano visto la partecipazione di 2mila persone tra studenti universitari e delle scuole superiori, ricercatori e personale precario, si sono unite per denunciare la crescente precarietà e i tagli all'istruzione. La manifestazione ha evidenziato la crisi del welfare pubblico e ha richiamato l'attenzione sulla necessità di un cambiamento radicale.

"Abbiamo lanciato uno stato di agitazione contro le politiche di austerità e privatizzazione", ha dichiarato Exploit Pisa, aggiungendo: "La sanità non funziona, i salari non crescono e le nostre scuole e università cadono a pezzi. I diritti all'istruzione e alla sicurezza stanno diventando un lusso per pochi, mentre la guerra e l'insicurezza minano le fondamenta della nostra società".

La protesta ha anche voluto sottolineare l'opposizione alle leggi repressive come il DDL 1660 e ha ribadito il rifiuto del regime di guerra, della devastazione ambientale e del genocidio, a partire da quello in Palestina. "Le precarie e i precari, a partire dal settore della Ricerca, non saranno la risorsa per le guerre portate avanti da questo Governo", hanno dichiarato i manifestanti, che hanno trovato sostegno anche in adesioni locali come ADI Pisa, AIED Pisa, Cobas, CUB e collettivi universitari e scolastici.

Nel frattempo, a Firenze, la Cgil di Pisa ha partecipato alla manifestazione regionale, portando un messaggio chiaro e deciso: "Dalla nostra regione parte un messaggio forte verso l’esecutivo: più giustizia sociale o le mobilitazioni proseguiranno", ha affermato Rossano Rossi, rappresentante della Cgil.

Michele Bufalino
© Riproduzione riservata


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