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Attualità sabato 15 febbraio 2025 ore 16:32
Sentenza Buscemi, la Casa della Donna interviene

La Casa della donna commenta il pronunciamento della Corte Europea sui ritardi della giustizia italiana nel caso Buscemi
PISA — "La Casa della donna di Pisa esprime grande soddisfazione per la sentenza emessa dalla Corte Europea dei Diritti Umani (Cedu) sul caso dell’ex assessore comunale Andrea Buscemi", hanno dichiarato le esponenti con una nota.
La Corte infatti ha stabilito che lo Stato italiano non ha agito con “sufficiente tempestività e ragionevole diligenza” nella gestione del procedimento per stalking nei confronti dell’ex compagna dell’esponente politico. L’Italia è stata così condannata per non aver garantito che l’autore delle presunte condotte fosse processato e giudicato senza indebiti ritardi.
Ketty De Pasquale, presidente della Casa della donna, sottolinea come il caso abbia rappresentato “una pagina buia della giustizia italiana, una pagina purtroppo comune a tante storie di violenza sulle donne”. Secondo De Pasquale, la sentenza della Cedu “riconosce finalmente l’ingiustizia subita non solo dalla donna che ha denunciato, ma anche da tutte le donne che vivono e hanno vissuto vicende simili”.
La presidente ricorda inoltre che la vicenda civile è ancora aperta, poiché pende un ricorso in Cassazione. Per la Casa della donna, questa storia non riguarda solo l’ambito giudiziario, “Non dimentichiamo il sostegno politico di cui Buscemi ha goduto, arrivando ad essere nominato assessore alla cultura nella prima giunta Conti. Una scelta alla quale ci siamo opposte con tutte le nostre forze, sostenute dalla mobilitazione di migliaia di cittadine e cittadini”.
De Pasquale ha così concluso nella sua nota: “I ritardi inaccettabili e il contesto che ha circondato questa vicenda si spiegano con quella cultura della violenza che è il nostro vero nemico. È grazie a questa cultura pervasiva che le donne come Patrizia devono attendere decenni per avere giustizia, mentre altre non la ottengono mai o vengono uccise”.
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