Politica lunedì 22 dicembre 2025 ore 08:30
"Serve una svolta per il Parco di San Rossore"

Auletta lancia un appello alla Regione Toscana, "Non si può più gestire in difensiva, servono risorse e una strategia vera per il futuro"
PISA — Il futuro del Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli torna al centro del dibattito politico. Con una lettera aperta inviata alle redazioni, Ciccio Auletta ha chiesto alla Regione Toscana un cambio di passo nella gestione dell’area protetta, puntando il dito contro una strategia che definisce "difensiva", incapace di valorizzare davvero il patrimonio naturalistico del territorio.
"Il Parco viene vissuto da troppi anni come un ingombro, come un vincolo allo sviluppo – ha scritto Auletta –. Tutti ne riconoscono l’utilità a parole, ma poi si agisce per svuotarlo di contenuti, ignorandone le prescrizioni". I riferimenti sono diretti: Tombolo dock, Darsena Europa, la base militare al CISAM da 520 milioni di euro. "Tutte questioni – ha aggiunto – che mostrano come manchi una visione di lungo periodo".
Secondo Auletta, l’occasione per ripensare tutto c’è: "Tra nuova Giunta Regionale, nuovo Direttore del Parco e a breve anche un nuovo Presidente, è il momento di fare un bilancio e disegnare una strategia che dia centralità a questi presidi di biodiversità".
La proposta è netta: il Parco deve diventare "fulcro del governo del territorio ben oltre i suoi confini", anche in ottica di lotta al cambiamento climatico. Un ruolo, quello indicato da Auletta, che richiede però investimenti veri: "Non bastano dichiarazioni, servono risorse. La Tenuta di San Rossore, con il suo ecosistema unico, è affidata a una gestione che non ha strumenti adeguati. È un paradosso".
Nel mirino anche la Regione, accusata di non aver mai sostenuto una politica forte sui parchi. "L’area MAB UNESCO delle Selve Costiere è un’intuizione importante, ma va riempita di contenuti e finanziamenti. Finché i parchi dovranno solo rincorrere i problemi, invece di governarli, resteranno deboli".
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