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Attualità giovedì 10 aprile 2025 ore 10:30
Stangata Tari, è ancora scontro sulle tariffe

Gionfriddo (La città delle persone): “Aumenti insostenibili, penalizzati famiglie e piccoli negozi. Pisa tra i Comuni più cari”
PISA —
La nuova impennata della Tari accende lo scontro politico in consiglio comunale. A denunciarlo è Gianluca Gionfriddo, consigliere della lista “La città delle persone”, che ha bocciato senza mezzi termini l’aumento della tassa sui rifiuti approvato dalla giunta comunale, “Basta aumenti ingiustificati. Famiglie e piccole attività sono sempre più penalizzate”.
Secondo Gionfriddo, le delibere votate nei giorni scorsi dal Consiglio prevedono un incremento medio del 7% per il 2025, colpendo indistintamente utenze domestiche e non domestiche. “Pisa si conferma tra le città italiane con le tariffe più alte”, ha affermato, aggiungendo che “negli ultimi due anni il rincaro complessivo è stato di 6 milioni di euro”.
Critiche anche alla variazione del regolamento che introduce sconti limitati: “Appena 460mila euro di stanziamento rivolti solo a famiglie con tre o quattro figli e grandi strutture ricettive. Nulla per i piccoli commercianti o le botteghe storiche, i più colpiti dalla crisi”.
Il consigliere punta il dito contro l’amministrazione guidata dal sindaco Michele Conti, accusata di aver deliberatamente rimandato gli aumenti con una strategia che oggi presenta il conto. “È una scelta politica precisa fatta nel 2022. Allora si evitò l’aumento immediato, scaricando il peso sugli anni successivi. Solo nel 2025 i cittadini pagheranno 1,6 milioni di euro di quel differenziale”, sostiene.
E respinge al mittente la versione del primo cittadino, che aveva chiamato in causa il gestore Geofor per giustificare i rincari, “Lo stesso gestore, in Commissione, ha confermato che i costi operativi del 2025 sono allineati a quelli del 2022, e in calo rispetto agli anni precedenti”.
Gionfriddo chiede all’amministrazione di rivedere la manovra, “Serve un passo indietro. Va modificato il regolamento e aumentato lo stanziamento per le agevolazioni. Non si può continuare a colpire sempre gli stessi”.
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