Attualità lunedì 17 maggio 2021 ore 17:30
Tanti nomi di donne per le nuove vie alla ex Vacis
Intitolazioni per ricordare Ilaria Alpi, Maria Montessori, Alda Merini, Rita Levi Montalcini e Ipazia, ma anche Charles Darwin, Luis Braille e la 46a
PISA — Novità in vista per lo stradario di Pisa. Sono in arrivo, a seguito di apposita delibera della giunta comunale, numerose intitolazioni, molte delle quali nell'area ex Vacis a Porta a Mare. Nasceranno Via Maria Tecla Artemisia Montessori, Via Alda Giuseppina Angela Merini, Via Ilaria Alpi, Via Rita Levi Montalcini, Via Ipazia, Viale pedonale Charles Darwin, Viale pedonale Louis Braille, Viale pedonale Bruno Guerrini, Viale pedonale Francesco Orlando, Viale pedonale Onorato Verona, Viale Pedonale Adriano Olivetti, Pista ciclabile Giovanni Persoglio, Parco Europa, Rotatoria Enzo Carli, Rotatoria Federigo Severini, Rotatoria don Giacomo Spinabella, Rotatoria 46esima Aerobrigata, Rotatoria Lisimaco Casarosa, Rotatoria don Guido Corallini, Via Laura Guiggi Moscatelli, Via Florence Nightingale.
Di seguito le intitolazioni decise dalla giunta comunale.
- Via Maria Tecla Artemisia Montessori, da via Riccardo Galazzo a via Ilaria Alpi, storica pedagogista, filosofa, medico neuropsichiatra infantile e scienziata italiana.
- Via Alda Giuseppina Angela Merini, da via Maria Montessori a Fondo Chiuso, poetessa.
- Via Ilaria Alpi, da via Riccardo Galazzo a via Artemisia Gentileschi, giornalista e fotoreporter assassinata a Mogadiscio.
- Via Rita Levi Montalcini, da via Artemisia Gentileschi a via Montessori, neurologa, accademica e senatrice a vita italiana, insignita del Premio Nobel per la medicina nel 1986.
- Via Ipazia, da via Alda Merini a via Ilaria Alpi, matematica, astronoma e filosofa della Grecia antica.
- Viale pedonale Charles Darwin, da viale pedonale Adriano Olivetti a Fondo Chiuso, biologo, naturalista, antropologo, geologo ed esploratore britannico, celebre per aver formulato la teoria dell'evoluzione delle specie animali e vegetali.
- Viale pedonale Louis Braille, da largo padre Renzo Spadoni a viale pedonale Adriano Olivetti, inventore francese, ideò il codice Braille, che da lui prese il nome, utilizzato
per la scrittura e la lettura dalle persone non vedenti.
Si procederà inoltre ad ulteriori intitolazioni a personalità ritenute meritevoli.
- Viale pedonale Bruno Guerrini, da via San Francesco a varco Polo Marzotto. Nato a Siena nel 1930, si laurea con lode in Ingegneria Meccanica ed industriale nel 1954 allievo dei professori Lucio Lazzarino ed Enrico Pistolesi. Nominato assistente di Meccanica applicata alle macchine e professore incaricato di disegno meccanico nel 1958, nell’anno accademico 1961-62 partecipa sotto la direzione del Prof. Lucio Lazzarino all’attivazione del corso di Ingegneria Nucleare, uno dei primi in Italia, in cui è incaricato dell’insegnamento, e alla creazione dell’Istituto di Impianti Nucleari. Nominato libero docente nel 1966, diviene professore ordinario di Impianti nucleari nel 1975, ruolo che ricoprirà fino al 1999. Durante la sua lunga attività accademica e di ricerca fu promotore e fondatore delle attività di ricerca per l’uso sicuro,pacifico e pubblico dell’energia nucleare. Ha promosso importanti collaborazioni con molte università ed enti di ricerca. Ha svolto gli studi studi sulla progettazione di un reattore nucleare refrigerato ad organico per la produzione di vapore a bassa temperatura per usi industriali come il riscaldamento delle città e la dissalazione dell’acqua marina (ROVI). Ha fondato nel podere Scalbatraio in Tombolo un laboratorio di ricerca, tuttora esistente,per effettuare studi di rilievo internazionale sulla sicurezza dei reattori e sulla prevenzione e il contenimento degli effetti degli incidenti degli impianti nucleari, facendo parte anche della Commissione Tecnica Nazionale per la sicurezza e la radioprotezione.Nel 1983 viene eletto Rettore, affermando i valori dell’indipendenza e dell’autonomia universitaria. E’ stato fondatore del Sindacato Universitario ADRUP ( Associazione Docenti ricercatori dell’Università di Pisa) poi confluito nel CNU. E’ stato deputato dell’Opera Primaziale e a lungo responsabile della Commissione Cultura ed Università della Dc pisana. Vanno attribuiti al suo mandato di Rettore l’elaborazione e approvazione del piano edilizio universitario che costituirà, il programma di sviluppo urbanistico dell’Università per gli anni successivi al suo mandato, l’acquisto del complesso industriale Marzotto, l’approvazione del progetto di recupero e l’ottenimento di un finanziamento di 40 miliardi di Fondi FIO necessario per la sua realizzazione, l’inaugurazione del Palazzo dei congressi con l’avvio della sua gestione tramite il comitato paritetico fra Università e Comune, l’Inaugurazione della nuova sede della Facoltà di Economia e Commercio, la firma della Convenzione con l’ USL 12 per il trasferimento a Cisanello delle attività assistenziali, la realizzazione del Centro regionale di Medicina Nucleare, la progettazione del Polo didattico di Economia, Agraria e Veterinaria, del primo lotto della Facoltà di Veterinaria a San Piero, del polo didattico dell’area umanistica in piazza dei Cavalieri, l’inizio del recupero degli edifici storici già sede del CNR e di altri istituti universitari in via Santa Maria, le aree dipartimentali di ingegneria nell’area Scheibler. Ha ricoperto l’incarico di Direttore del Dipartimento di Costruzioni Meccaniche e Nucleari, ha ricoperto il ruolo di consigliere comunale del Comune di Pisa per il Partito Popolare.
- Viale pedonale Francesco Orlando, da via Edmondo de Amicis a via Mario Lalli. E' stato un insegnante, illustre francesista, saggista e critico letterario. Nato a Palermo il 2 luglio del 1934, vi ha completato gli studi in materie umanistiche ed è stato allievo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore di Il Gattopardo. Ha insegnato in varie università italiane, ma è a Pisa che nel 1984 gli fu conferita la prima cattedra italiana in Teoria della letteratura. Docente di lingua e letteratura francese alla Scuola Superiore Normale di Pisa e, successivamente, presso l'Universita' Ca' Foscari di Venezia e l'Universita' di Pisa. Avvicinatosi, grazie a Alessandra Wolff-Stomersee, alla psicoanalisi, è stato uno dei pionieri del rapporto tra questa e la letteratura. Francesco Orlando muore a Pisa, il 22 giugno del 2010.
- Viale pedonale Onorato Verona, da via Giuseppe Garibaldi a piazzale Le Gondole. Allievo del grande maestro prof. Renato Pierotti, Onorato Verona ha scritto la storia della Microbiologia dell’Università di Pisa per buona parte della seconda metà del secolo scorso. Laureatosi in Agraria a Pisa nel 1926, Verona entrò in contatto con Serghej Winogradsky, il padre fondatore della Microbiologia del suolo, presso l’Istituto Pasteur di Parigi, che segnò profondamente la sua carriera scientifica: pur continuando ad occuparsi di microfunghi filamentosi e lieviti del vino, iniziò a studiare i microorganismi benefici del suolo e a capirne la fondamentale importanza nei cicli biogeochimici in natura. Insignito del Premio Marzotto nel 1952, per ben tre volte tenne nell’Università di Rio de Janeiro corsi di Microbiologia Agraria. La stessa Università gli conferì la laurea honoris causa in Chimica industriale. Nel 1966 fondò a Pisa il Centro di Microbiologia del Suolo del CNR, che diresse per molti anni. Nel 1979 fu collocato a riposo per raggiunti limiti di età. Tuttavia, anche dopo tale data, la sua esperienza in Istituto non venne mai meno, continuando incessantemente a lavorare, mettendo a frutto la sua enorme esperienza che risultò sempre preziosa a tutti i suoi ex allievi collaboratori.
- Viale Pedonale Adriano Olivetti, da via dei Macelli a via Rustichello da Pisa. Nasce ad Ivrea l’11 aprile del 1901. Adriano Olivetti, un’eccezionale e poliedrica figura d’imprenditore che trasformò la propria industria in un laboratorio culturale destinato ad avere grande risonanza nella società italiana, eredita la vocazione per il mondo dell’industria dal padre Camillo, un eclettico ingegnere che nel 1908 aveva fondato in città la prima fabbrica italiana per macchine da scrivere.Dopo essersi laureato in chimica industriale al Politecnico di Torino, nel 1924 inizia l’apprendistato nell’azienda paterna come operaio. L’anno seguente compie un viaggio negli Stati Uniti che gli offre l’opportunità di visitare decine di fabbriche fra le più avanzate sia sotto il profilo della concezione che del rapporto con i dipendenti. Per la sua sensibilità, estrosa e ricettiva, questo è uno stimolo fortissimo. Tornato in Italia, infatti, si dedica all'aggiornamento e alla modernizzazione della Olivetti con una serie di progetti incentrati su un’attenta e sensibile gestione dei dipendenti, da lui considerati come risorse innanzitutto umane, prima ancora che produttive. Alla fine della seconda guerra mondiale l’attività di Adriano Olivetti come editore, scrittore e uomo di cultura si intensifica. In Europa, intanto, imperversa la seconda guerra mondiale e l’imprenditore cerca rifugio in Svizzera. Qui completa la stesura del libro "L’ordine politico delle comunità", in cui esprime le idee alla base di un vagheggiato Movimento Comunità, fondato successivamente nel 1947.Nel 1956 si presenta alle elezioni amministrative consentendo ad Adriano Olivetti di essere eletto sindaco di Ivrea. Il successo induce la Comunità a presentarsi anche alle elezioni politiche del 1958 riuscendo tuttavia a far eleggere il solo Olivetti. Il 27 febbraio 1960, nel pieno di una vita ancora vulcanica e intensa, l'imprenditore muore improvvisamente durante un viaggio in treno da Milano a Losanna.
- Pista ciclabile Giovanni Persoglio, da piazza delle Baleari a via Arnino. Nasce a Pisa il 27 novembre 1941. Il 14 dicembre 1971, studente universitario, fu investito dalla esplosione di un ordigno posto in un negozio cui si era avvicinato avendo notato del fumo uscire dalla saracinesca. Le indagini accertarono la matrice terroristico-politica dell’attentato. Esso fu opera di anarchici che volevano compiere un gesto dimostrativo nei confronti dell’esercente del negozio, accusato di non aver partecipato a uno sciopero di solidarietà in favore degli operai della Fiat. Lasciò la moglie e due figlie di 3 e 6 anni. La sua morte destò profonda impressione a livello locale e nazionale.
- Parco Europa, da via Italo Bargagna a via Cisanello.
- Rotatoria Enzo Carli, da Lungarno Gabriele D’Annunzio a via Livornese. Nato a Pisa, nel quartiere di Santa Maria, il 20 agosto del 1910, è stato uno storico dell’arte italiano. Allievo, all'Università di Pisa, di Mario Salmi e in seguito di Matteo Marangoni, si è laureato con una tesi sullo scultore Tino di Camaino (1285-1337). Nel 1933 conseguì l'abilitazione all'insegnamento della storia dell'arte negli Istituti medi e dal 1934 al 1937 insegnò nei licei "Dante" e "Michelangiolo" di Firenze. Nel 1937 è nominato soprintendente dell'Aquila e nel 1939 è trasferito a Siena, dove ha diretto la Pinacoteca fino al 1952 e il Museo dell'Opera Metropolitana del Duomo fino al 1973. Ha insegnato contemporaneamente storia dell'arte all'Università di Siena. Nel 1980 ha ricevuto il Premio del Presidente della Repubblica, come membro emerito dell'Accademia dei Lincei. Nel 1995 l'Accademia dei Lincei gli ha conferito il Premio Feltrinelli per la Critica dell'arte e della poesia. Rimase a Siena per tutta la vita, ricoprendo un ruolo fondamentale nella vita culturale cittadina; a lui si deve un particolare e significativo contributo nell'opera di recupero e valorizzazione del patrimonio artistico locale tramite un'intensa attività pubblicistica e la promozione di mostre e convegni. Morì a Siena il 26 settembre del 1999 ed è sepolto nel Camposanto monumentale di Pisa. Alla sua morte, i figli hanno creato un Fondo Enzo Carli all'Università di Siena.
- Rotatoria Federigo Severini, da via Pisorno a via dell’Edera. Federigo Severini (Pisa, 31 marzo 1888 – Pisa, 12 ottobre 1962), figura eclettica, è stato un architetto, ingegnere e accademico italiano, oltre che pittore, è tra gli autori che maggiormente hanno inciso nello scenario architettonico e urbanistico a Pisa, nella prima metà del Novecento. Nel 1906 Federigo Severini si iscrive al corso di laurea in matematica applicata presso la facoltà di Scienze matematiche e naturali dell'Università di Pisa ove insegnano Antonio Pacinotti, professore di fisica, e Vincenzo Pilotti, professore di architettura pratica, che esercita su di lui una grande influenza. Nel 1909 comincia la Scuola di Applicazione per Ingegneri. Segue il primo anno presso l'Università di Pisa e gli ultimi due presso l'Università di Roma in cui consegue il diploma di ingegnere civile, nel novembre del 1912. Ai primi incarichi per privati, villini, alberghi e negozi, di cui spesso disegna anche l'arredamento, seguono commissioni pubbliche in Pisa. Dal 1932 al 1943 è membro del Consiglio di amministrazione dell'Opera del Duomo per il quale guida i lavori di restauro del Duomo e del Camposanto. Nel 1933 si impone nel Concorso per il Piano Regolatore di Tirrenia e nei dieci anni successivi realizza numerosi progetti per l'EAT (Ente Autonomo Tirrenia). Dal 1943 al 1949 è libero docente in disegno presso l'Università di Pisa. Dal 1949 al 1958 è professore e direttore alla Scuola di Disegno di Pisa. Al genio progettuale di Severini si devono molte e significative opere presenti principalmente a Pisa e lungo la costa toscana e realizzate durante il boom edilizio degli anni ’30. Tra queste meritano una segnalazione i palazzi delle Poste e della Provincia di Piazza Vittorio Emanuele II, la facoltà di Ingegneria a Pisa e la Clinica Ostetrico-ginecologica del complesso ospedaliero di Santa Chiara a Pisa o Villa Jacomelli a Viareggio e Villa Pardi a Vecchiano. Federigo Severini muore a Pisa nel 1962.
- Rotatoria don Giacomo Spinabella, da via Andrea Pisano a via Due Arni. Don Giacomo Spinabella è stato parroco in Sant’Apollinare in Barbaricina dall’8 dicembre 1967 al 13 novembre 2001. Don Spinabella, dopo gli studi nel seminario arcivescovile di Pisa, fu ordinato sacerdote nel 1951 dall’Arcivescovo Ugo Camozzo. Prima di giungere in Barbaricina, fu viceparroco a Buti fino al 1959 e successivamente pievano, per otto anni, a Montemagno, fino al 1967. Don Spinabella celebrò la sua prima messa il primo luglio del 1951. Parroco molto amato, sempre al servizio dei più bisognosi, infaticabile e di grande fede, a lui si deve l'ampliamento e la creazione di diverse strutture attigue alla parrocchia di Barbaricina, a cominciare dalla canonica, al campo sportivo, e per finire al centro sociale, opera alla quale materialmente ha collaborato anche lui con i ragazzi dell’oratorio. A lui si deve anche la creazione della società sportiva Aurora. E’ deceduto nel 2001, dopo una lunga malattia. Ogni anno, presso gli impianti sportivi di Barbaricina, si tiene un torneo di calcio giovanile, riservato alla categoria esordienti, per ricordare Don Giacomo Spinabella, fondatore dell’Aurora Calcio.
- Rotatoria 46esima Aerobrigata, da via Eugenio Terzo a via Cariola. La 46ª Brigata aerea "Silvio Angelucci" è un reparto dell'Aeronautica Militare dislocato sull'aeroporto di Pisa-San Giusto. Ha origine dal 46º Stormo da bombardamento terrestre e la sua bandiera di guerra è la più decorata tra tutti i reparti di volo dell'Aeronautica Militare. I suoi compiti oggi sono il trasporto tattico, il trasporto materiali, mezzi ed equipaggiamenti, il trasporto sanitario d'urgenza, il trasporto organi per trapianto, l'aerosgombero sanitario e il supporto alla Protezione civile sia sul territorio nazionale che all'estero. Dal 1956, è l'unico reparto dell'Aeronautica Militare a occuparsi di tali compiti.
- Rotatoria Lisimaco Casarosa, da via Litoranea a viale del Tirreno. Lisimaco Casarosa (San Giuliano Terme, 22 marzo 1920 – Pisa, 27 agosto 2006) è stato un docente italiano, presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Pisa, dove ha ricoperto per molti anni l'incarico di Direttore dell'Istituto di Parassitologia. Laureatosi a Pisa nel 1943, ricoprì l'incarico di assistente presso la Cattedra di Patologia Generale e Anatomia Patologica per alcuni anni sotto la guida del Prof. F. Preziuso e del Prof. I. Macchioni. Negli anni 1948-1953 fu incaricato dell'insegnamento di Parassitologia e di Ispezione degli alimenti di origine animale presso la facoltà di Veterinaria della stessa Università. Nell'anno accademico 1952-53, fu nominato Direttore dell'Istituto di Patologia Generale e Anatomia Patologica dell'Università di Messina dove rimase fino al 1954. Collaborò con insigni studiosi come i professori Bruno Romboli, di cui fu allievo e amico e Felice Panebianco. Conseguita la libera docenza nel 1955, rientrò come professore ordinario alla facoltà di Parassitologia Veterinaria dell'Università di Pisa, dove è rimasto fino al 1996, anno del suo pensionamento. Fu chiamato a ricoprire incarichi di prestigio sia presso il Ministero della Sanità come membro del Consiglio Superiore che per organismi internazionali. All'interno dell'Università di Pisa ricoprì incarichi importanti come membro del Consiglio di Amministrazione e Decano Generale dell'Università. Gli studi di Parassitologia assunsero con lui importanza di grande rilievo, soprattutto per le sue ricerche inerenti molte malattie parassitarie veicolate dagli animali domestici all'uomo. Per la sua intensa attività di ricercatore e per i risultati conseguiti fu insignito dell'Ordine del Cherubino dall'Università di Pisa e della speciale Benemerenza per la Scuola, Cultura ed Arte.
- Rotatoria don Guido Corallini, da via di Padule e via Guido de Ruggiero. Don Corallini nasce a Pisa, il 20 maggio del 1919. Si diploma all’Istituto Magistrale nel 1936 e a soli 21 anni si laurea in Lettere al Magistero di Firenze nel 1940; nell’ottobre dello stesso anno fa il suo ingresso nel Seminario Arcivescovile S. Caterina di Pisa. Nel 1943 si trasferisce, come tutto il Seminario, alla Certosa di Calci: qui sarà ordinato Diacono nella Cappella del Rosario e concluderà il periodo di formazione. Il 29 giugno del 1944 viene ordinato sacerdote. Inizia il suo ministero nella parrocchia di S. Marco alle Cappelle come vicario parrocchiale, ma subito dopo un anno viene richiamato nella “sua” parrocchia di Santa Caterina d’Alessandria e viene nominato parroco. Dal 1944 insegna all’Istituto “S. Caterina”, prima alla scuola media e poi al Liceo Scientifico fino all’anno 1989. Viene nominato Cappellano di Sua Santità da Giovanni Paolo II il 18 marzo del1994, in occasione del suo cinquantesimo giubileo sacerdotale. Nel febbraio del 2013 rinuncia alla parrocchia, ma continuerà ad abitare in canonica e a servire con zelo la comunità fino al giorno della sua morte, avvenuta il 17 agosto 2016. Un uomo da ricordare per la sua lunga vita, ricca di opere e di giorni spesi per gli altri nel ministero sacerdotale, che ha svolto fedelmente per più di settantadue anni, nel lavoro nobile e paziente di insegnante ed educatore.
- Via Laura Guiggi Moscatelli, da via Riccardo Galazzo a Fondo Chiuso. Nata a Volterra il 10-07-1911 e morta a Pisa l’11 marzo 2005, pianista e insegnante di pianoforte. Moglie di Giovanni Moscatelli, direttore dello stabilimento “Unione Fiammiferi” di Putignano. Dopo gli studi classici al Liceo Ginnasio “Galileo Galilei” di Pisa, ha conseguito il diploma di pianoforte presso il Conservatorio di Bologna. Ricercatrice in campo musicale, ha collaborato con il musicologo Claudio Sartori eseguendo ricerche presso la Biblioteca Nazionale Braidense (di Brera) e ha curato numerose pubblicazioni in riviste di musicologia. Presidente per molti anni della Sezione di Pisa della Gioventù Musicale d’Italia e membro del Consiglio Nazionale della stessa Associazione, è stata artefice e organizzatrice di numerosi cicli di concerti presso il Teatro Verdi di Pisa e presso numerose chiese della città. Tra le fondatrici del “Premio Internazionale FIDAPA per Giovani Pianisti e Pianiste”, è stata anche rappresentante nazionale di questa associazione internazionale di donne impegnate nel mondo del lavoro. Ha fondato negli anni ’70 la Scuola di Musica “Giuseppe Buonamici”, ente formatore di numerosi musicisti pisani e che successivamente ha aperto una sua sede anche a Livorno.
- Via Florence Nightingale, da via Riccardo Galazzo a via Ilaria Alpi. Nasceva a Firenze il 12 maggio 1820, venuta al mondo mentre i suoi genitori si trovavano nel capoluogo toscano in viaggio di nozze. Chiamata così proprio in onore della città, Florence è passata alla storia come "la signora con la lanterna": un'icona della medicina, di cui nel 2020 ricorrono i 200 anni dalla nascita. Pioniera della professione e fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna grazie anche all’utilizzo della statistica. Nonostante l'opposizione della madre, Florence è determinata a diventare infermiera: sarà poi il padre a sostenerla in questo percorso. Viaggerà molto, dall'Italia all'Egitto, per poi fermarsi a Londra, dove creerà un Istituto di assistenza destinato a donne malate e indigenti. A seguito dello scoppio della Guerra di Crimea nel 1853, Florence decide di partire con un gruppo di infermiere per l'ospedale militare di Scutari: sarà proprio qui che, assistendo con dedizione i soldati feriti, si guadagnerà il celebre appellativo "signora della lampada". Ogni notte, infatti, la donna girava tra letti e barelle con una lampada in mano per dare conforto ai malati. Terminata la guerra farà ritorno a Londra, per poi ricevere un prestigioso incarico dalla Regina Vittoria, che le affiderà un’inchiesta sulle condizioni nelle caserme del Regno Unito, e numerosi riconoscimenti nel corso degli anni. Dopo una vita dedicata alla pratica, allo studio e all'insegnamento della professione infermieristica, ormai privata della vista e costretta a letto, Florence morirà a 75 anni il 13 agosto del 1910.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI