Attualità mercoledì 29 ottobre 2025 ore 16:30
Tre nuovi branchi di lupi nel Parco

Nelle tenute di Tombolo, Migliarino e Coltano vivono tre nuclei stabili. Il Parco, “Specie utile all’ecosistema, ma serve prudenza”.
PISA — Il lupo è tornato protagonista nel territorio del Parco di San Rossore, Migliarino e Massaciuccoli. Secondo i dati raccolti dall’Ente, si stanno formando tre nuovi nuclei stabili tra la Tenuta di Tombolo, la Tenuta di Migliarino e la Tenuta di Coltano, ciascuno composto da 4 a 6 esemplari. Questi branchi si aggiungono al gruppo storico di San Rossore, che conta dieci adulti e due cuccioli.
“Questa presenza è parte di un fenomeno di espansione che interessa tutta Italia, dopo decenni di assenza e la quasi estinzione”, ha spiegato il presidente del Parco Lorenzo Bani. “Porta vantaggi all’ambiente, ma ci pone di fronte ad alcune sfide di convivenza. Grazie al lavoro che il Parco porta avanti da anni con il gruppo scientifico coordinato dal professor Marco Apollonio dell’Università di Sassari e seguito sul campo dal dottor Marco Del Frate, siamo riusciti a trovare soluzioni per armonizzare la presenza di questa specie protetta con le attività umane”.
Il ritorno del lupo, secondo gli esperti, ha contribuito a riequilibrare l’ecosistema del Parco, contenendo la crescita eccessiva degli ungulati e favorendo il recupero della vegetazione. Tuttavia, restano necessari prudenza e rispetto delle regole. “Quando i lupi o altri animali selvatici si avvicinano ai centri abitati, accade quasi sempre perché trovano resti di cibo o rifiuti non gestiti correttamente. È fondamentale non lasciare spazzatura e non alimentare in alcun modo la fauna selvatica”, ha ricordato Bani.
In caso di incontro con un lupo, il Parco invita a mantenere la calma, evitare di avvicinarsi e limitarsi a farsi riconoscere parlando ad alta voce. Gli eventuali comportamenti anomali devono essere segnalati all’Ente o alla Regione Toscana.
“Da quando il lupo è tornato nei nostri territori, il monitoraggio è costante – ha aggiunto Bani – utilizziamo fototrappole, videocamere, collari GPS e censimenti. Tutti i dati sugli spostamenti e le predazioni, che nella nostra area riguardano quasi esclusivamente gli ungulati, vengono registrati e aggiornati regolarmente. Interveniamo ogni volta che emergono situazioni di rischio o cattivi comportamenti umani, come l’abbandono di cibo o i foraggiamenti volontari”.
Il presidente ha ricordato che il Parco comunica periodicamente i risultati del monitoraggio e promuove incontri aperti alla cittadinanza. “Ci dispiace – ha detto – che l’assessore Gambini, che conosciamo per la sua sensibilità ambientale, non abbia mai partecipato a uno di questi appuntamenti o chiesto informazioni dirette, ma abbia preferito inviare una lamentela. L’ho invitata personalmente più volte, ma senza risposta”.
Bani ha quindi rinnovato l’invito all’assessore a partecipare al nuovo incontro pubblico sul lupo, in programma venerdì 7 novembre alle 16.30 a San Piero a Grado, presso l’aula Benvenuti del Centro Avanzi. Saranno presenti il dottor Marco Del Frate, il professor Antonio Felicioli dell’Università di Pisa, il dottor Luca Mattioli della Regione Toscana e un rappresentante del WWF Alta Toscana.
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