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Attualità mercoledì 13 aprile 2016 ore 07:00
Un bando per la gestione della chiesa della Spina

Il sindaco: “Un altro pezzo di Pisa torna a disposizione”. Terminati i lavori di recupero e restauro, ora si pensa al suo futuro
PISA — La chiesa della spina torna fruibile grazie a un investimento di 300mila euro che ha permesso un intervento di restauro conservativo che ha riguardato sia le strutture interne che quelle esterne dell'edificio.
Conclusi i lavori ora l'amministrazione pensa al futuro. "La chiesa sarà destinata alla visita per residenti e turisti - assicura l'assessore Andrea Ferrante- utilizzando al meglio la vicinanza con Palazzo Blu e la sua collocazione lungo l’Arno, e ad eventi espositivi di rilievo. L'idea è quella di farne una tappa pregiata del percorso monumentale e museale dei Lungarni. Per questo è in elaborazione un bando per la sua gestione".
Il primo evento, che segnerà la riapertura definitiva, è in dirittura di arrivo e sarà inaugurato nel mese di maggio.
Per il sindaco Filippeschi "Oggi la chiesa della Spina, autentico gioiello della nostra città, dopo il restauro e il recupero, torna ad assumere i compiti che le competono. Restituirla alla città era un dovere".
Un po' di storia: La chiesa della Spina fu realizzata nel 1230 in prossimità del Ponte Novo, il secondo ponte della città, che metteva in comunicazione via Sant’Antonio e via Santa Maria. I pisani la chiamarono perciò Santa Maria del Pontenovo. Ma nel 1333 il nome cambia in Santa Maria della Spina , per la custodia della spina, reliquia della Corona di Cristo. Successivamente, una piena dell’Arno fa crollare il Ponte Novo che non fu più ricostruito La vicinanza del fiume ha segnato i tratti caratteristici della Chiesa ma anche i problemi di stabilità. Per questo nei secoli si susseguirono gli interventi di consolidamento fino al 1871 quando la chiesa fu completamente smontata e ricostruita in quota superiore , a prosecuzione delle spallette.
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