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Cronaca lunedì 20 ottobre 2025 ore 08:30
Unipi, protestano gli Studenti per la Palestina

Il collettivo accusa l’Ateneo di procedimenti disciplinari contro chi ha espresso solidarietà online dopo il caso del professore Casella
PISA — Il collettivo Studenti per la Palestina ha denunciato l’apertura di procedimenti disciplinari nei confronti di alcuni studenti per presunti commenti sui social legati alla vicenda del professore Casella.
Il caso risale a metà Settembre, quando durante una lezione al Polo Piagge un gruppo di studenti aveva interrotto l’attività accademica con un intervento a favore della Palestina. Secondo la loro versione, il docente avrebbe reagito in modo aggressivo, scatenando una forte polemica mediatica e politica. “Da lì è cominciata una gogna che ha coinvolto direttamente il governo, accusando gli studenti di aver preso di mira e picchiato il professore. In poco tempo, però, è emersa la verità”, si legge nella nota diffusa dal collettivo.
Nel comunicato, gli Studenti per la Palestina sostengono che “le testimonianze di chi era presente in aula hanno mostrato come la violenza e l’intolleranza siano arrivate solo da chi, con il proprio potere di professore, voleva negare anche solo un minuto alla Palestina”.
La protesta nasce ora dalle presunte decisioni disciplinari avviate dall’Ateneo. “Citando i danni all’immagine dell’università – scrivono – UniPi sta minacciando con sanzioni disciplinari chi ha osato non allinearsi alla sua propaganda sionista e diffamatoria, anche solo con un commento su Instagram”.
Il collettivo contesta inoltre il ruolo dell’Università nelle scelte istituzionali nazionali, accusandola di “prepararsi a disciplinare i suoi studenti”, richiamando il Ddl Gasparri e le recenti proposte della ministra Bernini. “L’obiettivo è chiaro: garantire la continuazione degli affari, in particolare con la guerra”, si legge nella nota.
Gli Studenti per la Palestina invitano infine tutti i soggetti coinvolti o solidali a partecipare alla conferenza di martedì e a segnalare eventuali episodi simili. “Non lasceremo che tutto questo passi sotto silenzio. La lotta per la Palestina non si ferma.”
Michele Bufalino
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