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Attualità venerdì 11 ottobre 2024 ore 09:30

Crescono gli specializzandi Unipi nell'Ausl

152 in turnazione, mentre sono 113 quelli assunti a tempo determinato in attesa della specializzazione. Neri: "Rendere strutturale l'integrazione"



PROVINCIA DI PISA — Per il 2024, all'interno dell'Azienda Usl Toscana nord ovest, sono in aumento i medici in formazione. I dati, riportati sia dal  professor Emanuele Neri, presidente della Scuola di Medicina dell'Università di Pisa, sia da Maria Letizia Casani, direttrice generale dell'Ausl, parlano chiaro: sono 152 gli specializzandi in turnazione, di cui buona parte per le specialità di Emergenza, Igiene e Medicina preventiva, Anestesia e Rianimazione, Radiodiagnostica e Malattie dell’apparato digerente.

Inoltre, nello stesso anno, sono 113 gli specializzandi assunti a tempo determinato dall'Ausl, secondo il meccanismo previsto dal decreto Calabria, ovvero con l'automatica conversione del contratto a tempo indeterminato al conseguimento del titolo di specialità. Tra gli assunti, la maggior parte sono nell'ambito della Medicina d'emergenza, quindi Anestesia e Rianimazione, Medicina interna, Ortopedia e Pediatria.

"L'Ausl Toscana nord ovest rappresenta il grosso della rete formativa delle Scuole di Specializzazione - ha ricordato il professor Neri - e si caratterizza per una tipologia di prestazioni gestionali, mediche, diagnostiche e chirurgiche che integrano perfettamente la formazione che gli specializzandi iniziano in Aoup. La loro presenza nella rete formativa, però, non può essere interpretata come compensativa della carenza di medici specialisti: del resto, essere in formazione significa che esiste un’opera di insegnamento da parte dei tutor, medici del Sistema sanitario nazionale, cui vengono affidati".

"Dobbiamo lavorare affinché questa integrazione tra Scuole di Specializzazione dell’Università di Pisa e l'Ausl sia strutturale, nell’interesse dei medici in formazione, che possono meglio prepararsi ad affrontare la futura professione, e allo stesso tempo dei tutor, per i quali occorre un riconoscimento per il loro contributo alla formazione degli specializzandi".

"I medici in formazione specialistica svolgono un ruolo fondamentale all’interno della sanità pubblica, affiancando negli ospedali i medici strutturati in tutte le attività previste nella specializzazione scelta - ha concluso Casani - per l’immediato futuro, l'obiettivo è quello di valorizzare ulteriormente il loro contributo. I nuovi modelli organizzativi, infatti, permettono ai professionisti in formazione specialistica un ingresso sempre più rapido e proficuo nelle nostre strutture. D’altra parte gli specializzandi rappresentano il presente e il futuro della sanità pubblica: abbiamo necessità di medici giovani, bravi e motivati".


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