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Attualità Mercoledì 31 Dicembre 2025 ore 16:30

Seduta sospesa, è scontro sul bilancio

A San Giuliano Terme il consiglio comunale bloccato da 350 emendamenti dell’opposizione. La maggioranza attacca, "Farsa e zero contenuti"



SAN GIULIANO TERME — Si è chiusa alle prime luci del mattino, dopo oltre 20 ore di seduta, la lunga maratona del consiglio comunale dedicata all’approvazione del DUP e del bilancio di previsione 2026-2028. Un confronto acceso, che però ha finito per trasformarsi in uno scontro politico segnato da duri contrasti interni all’opposizione e da una netta spaccatura nel dibattito.

A tenere banco non sono stati tanto i numeri del bilancio o le linee strategiche della programmazione, quanto la mole di circa 350 emendamenti presentati dai gruppi di minoranza. A guidare l’iniziativa Ilaria Boggi (Forza Italia), Simone Fabbrini (Fratelli d’Italia) ed Emanuele Arusa (Lega). Una vera e propria azione ostruzionistica che, secondo la maggioranza, avrebbe avuto l’obiettivo di paralizzare il consiglio con cavilli formali, correzioni grammaticali e refusi.

"Una minoranza concentrata a disquisire sulla grammatica ed i refusi piuttosto che sui contenuti politici o amministrativi dimostrando il completo distacco dalla realtà e dai reali interessi della comunità" hanno scritto in una nota congiunta i capigruppo Raffaele Matteoni (PD), Paolo Malacarne (Sinistra Unita), Francesca Galiero (San Giuliano Terme Futura) e Veronica Mariannelli (Immagina San Giuliano Terme).

La strategia dell’opposizione ha però fatto emergere profonde fratture interne. Il consigliere Giusto Nicosia ha infatti votato con la maggioranza, mentre Maurizio Pellegrini si è astenuto, prendendo le distanze dalla linea della lista Boggi Sindaco. Francesco Macchiarulo, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha presentato le dimissioni e ha lasciato anticipatamente l’aula. Alla fine, nella notte, sono rimasti in aula soltanto Boggi e Fabbrini, mentre gli altri cinque consiglieri di minoranza hanno abbandonato i lavori.

La maggioranza ha parlato di una vera e propria “farsa” messa in scena da Boggi, Fabbrini e Arusa, accusati di aver compromesso un confronto costruttivo su un documento centrale per l’amministrazione. "La minoranza è risultata inconsistente, impegnata più a perdere tempo leggendo dal cellulare che a preoccuparsi dei contenuti", si legge ancora nella nota.

"Con il bilancio di previsione, grazie ad un'attenta gestione delle risorse, ad un costante monitoraggio delle entrate e delle spese, continueremo a salvaguardare e migliorare i servizi fondamentali, confermando il ruolo del Comune come presidio di welfare locale", hanno aggiunto i capigruppo della maggioranza.


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